Al Ministero della Pubblica Istruzione, nel Luglio 1999, e successivamente
al Senato, inoltrai, via raccomandata, una proposta volta a migliorare l'apprendimento delle
lingue estere da parte dei nostri studenti.
A) Si trattava di far comunicare tra loro, in videoconferenza e in orari
di scuola, studenti di nazionalità diverse su argomenti che rientravano
nell'ambito dei rispettivi studi (es. vendita e acquisti nel
commercio, etc...).
I vantaggi ottenibili dall'impiego di questa nuova metodologia
didattica erano e sono:
- possibilità da parte degli studenti di dialogare e corrispondere in maniera
individuale e interattiva con soggetti madrelingua;
- maggior componente di "divertimento" e stimolo nell'apprendimento delle
lingue;
- possibilità di nascita di amicizie transnazionali che, verosimilmente, potrebbero
essere coltivate anche al di fuori dell'orario di scuola favorendo un
ulteriore apprendimento delle lingue estere e la possibilità di un vero e proprio incontro fisico tra i ragazzi.
La mia proposta sembrò trovare alcune simili e successive sperimentazioni (vedi alcuni documenti linkabili a fondo pagina).
L'ideale, comunque, sarebbe che questa metodologia d'apprendimento non rimanesse più
una semplice sperimentazione, ma una pratica diffusa. Specialmente oggi che le tecnologie (che non sono più quelle di fine anni '90, quando presentai il progetto) permettono, realmente, dialoghi in tempo reale, senza alcuna attesa.
B) Al fine poi di realizzare un secondo progetto, legato al precedente, consistente nella creazione di un sito banca dati a livello europeo, se non
mondiale, in grado di accogliere e gestire le adesioni di scuole, università e
privati interessati a sperimentare questa nuova metodologia d'apprendimento, mi
rivolsi, in data 05/11/1999, all'Istituto Da Passano della mia provincia (che, in seguito e per amor di cronaca, fu accorpato ad un altro Istituto).
Nonostante l'ampio consenso ottenuto dalla Presidenza, Vice Presidenza e dai docenti di lingue di questo istituto, al termine di una serie di incontri (ad esempio nelle giornate del 06 e 13 dicembre del 1999) constatammo che i mezzi finanziari a loro disposizione non erano sufficienti a realizzare il sito in questione, cosicchè la scuola declinò l'invito alla creazione di questa banca dati, mentre rimase disponibile ad usufruirne in qualità di utente, una volta che fosse stata eventualmente creata, in modo da sperimentarne e inserire nel loro piano di offerta formativa l'innovativa metodologia d'insegnamento da me ideata e suggerita.
Circa due anni dopo, questo stesso Istituto, nella sua veste di coordinatore di un progetto comunitario, organizzò un convegno internazionale che forse potrebbe aver trattato anche l'istituzione di una banca dati in qualche misura simile a quella che gli sottoposi a suo tempo all'esame.
Sorvolo (anche per ragioni di
sintesi) su alcune altre e successive vicende legate a questo progetto e ad altri interlocutori.
segue il link alla ricevuta di
ricevimento del mio progetto da
parte del Ministero della
Pubblica Istruzione
segue il link al progetto che
inoltrai al Ministero della Pubblica
Istruzione nel Luglio 1999
segue il link ad una delle mie
preventive autentiche che feci
del progetto prima d'inviarlo
al Ministero
riguardo al punto B seguono, invece,
links a mie autentiche del 12 e del
20 novembre 1999, dove, nelle parti
che ho evidenziato, figurano richiami
al mio progetto d'istituire una banca
dati ed ulteriori considerazioni
 
 
segue il link ad un articolo che
segnala come, nell'aprile 2000,
sia stato aperto un sito banca
dati, che se forse non era volto
specificatamente all'apprendimento
delle lingue, sembrava comunque
averne le potenzialità e tratti
in comune con ciò che concepii e
suggerii sei mesi prima all'Istituto
che ho richiamato nella parte
descrittiva del progetto.
segue un link ad un articolo, di
diversi mesi successivo ai miei
suggerimenti, riguardante
un'iniziativa che, sebbene non
rivolta specificatamente ad
apprendere le lingue, dimostra,
per certi versi, come i miei
suggerimenti fossero
comunque applicabili
segue il link ad un articolo
riguardante un convegno internaz.le,
che forse potrebbe aver affrontato
anche l'istituzione di una banca
dati in qualche misura simile a
quella che suggerii due anni prima,
proprio, all'istituto che organizzò
questo convegno:
segue il link ad un articolo che
fa riferimento ad un, non meglio
definito, progetto Lingue 2000,
che, forse, potrebbe aver trovato
una qualche ispirazione nei miei
precedenti suggerimenti al Ministero.
segue il link ad un articolo
del 2011 che conferma come, solo
di recente, con l'avvento della
banda larga e quindi quasi un
decennio dopo i miei suggerimenti,
le videoconferenze sono diventate
affidabili e piacevoli, senza
pause snervanti, immagini bloccate,
asincronia tra voce e video, etc..
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