A dimostrazione che le coincidenze possono esistere (entro certi limiti) e che le valutazioni che ho fatto possono talvolta non essere del tutto corrette, semplicemente per non conoscenza di alcuni fatti o altri motivi similari, ma si tratta pur sempre di giudizi che ho espresso in buona fede. Cito, innanzittutto, in questa ultima sezione dedicata ai miei progetti, una mia soluzione che suggerii il 27 dicembre 1999 al Comune della Spezia, e che scoprii, sette anni più tardi, da un articolo pubblicato su La Gazzetta della Spezia del 30/03/2007, che si trattava di una soluzione analoga a quella ideata e proposta, molti anni prima, nel 1992, da un ex Sindaco.
Se questa soluzione non fosse stata per questo ex Sindaco un suo cavallo di battaglia, e se questa persona (che tra l'altro č ritenuto, da chi se ne intende, uno dei migliori sindaci che la cittā abbia mai avuto) non si fosse ricandidata, non ne sarei probabilmente mai venuto a conoscenza e, probabilmente, non avrei neanche citato questa mia soluzione (nel mio caso assolutamente secondaria) in questa mia raccolta di progetti.
Da sottolineare, anche, che all'epoca di quella prima ipotesi da parte del sindaco, e, più precisamente, per quasi tutti gli anni novanta, la mia unica preoccupazione era conseguire una laurea. Per cui alle vicende cittadine e ad altre questioni (come il tentativo, per esempio, di sviluppare mie soluzioni), mi cominciai ad interessare, solo ed in qualche modo, successivamente al conseguimento di questo obiettivo; in pratica solo dalla fine del 1998 (dal 2000, con un po' più di attenzione).
Un'osservazione da fare riguardo al mio progetto, di cui dirò, è che a me bastò consegnare, otto giorni prima, il 18 dicembre 1999, all'ufficio protocollo del Comune (temporaneamente spostato in quel periodo all'ultimo o al penultimo piano), un altro mio progetto (quello dei cani abbandonati), per trovare la conferma ad una mia intuizione di qualche tempo prima, ossia che sarebbe stata un'ottima idea ristrutturare e rendere fruibile al pubblico la terrazza del Comune, visto il panorama molto suggestivo e insolito che, da quell'altezza, č in grado di offrire sul mare e sui giardini della città.
Riguardo in particolare alla terrazza e al bar, di cui in quest'ultimo caso ne ipotizzavo anche la realizzazione, suggerii la possibilità di un allestimento secondo principi tematici, ispirati al mare.
A favorire la realizzazione di questa soluzione vi era del resto (e vi sarebbe tuttora) la presenza di due distinti accessi al Comune, ognuno dotato di ascensore, di modo che la vita comunale non ne risulterebbe turbata.
NB la soluzione di rendere fruibile la terrazza del Comune non fu invece ispirata, come scrissi anche nella documentazione presentata all'epoca, da ciò che si leggeva alcuni giorni precedenti sui quotidiani, ossia, se non ricordo male: il desiderio di tornare a rendere accessibile al pubblico la Torre di Pisa, come poi fu fatto.
segue il mio progetto che
presentai al Comune
segue l'articolo di giornale da cui
ho appreso, in occasione come
detto di una ricandidatura di un
ex sindaco, e solo sette anni dopo
il mio suggerimento, che ben
quindici anni prima costui
aveva giā presentato una
proposta simile a quella
mia indicata.
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