<<<<<<<<   1   >>>>>>>> Nel febbraio 2000 (poiché, come è noto, anche se un soggetto non si interessa di politica, prima o poi la politica finirà per interessarsi di lui) presentai un mio progetto (che autenticai già nel 1999) che fu annunciato nell'aula del Senato nel marzo 2000.Il mio progetto puntava a: a) istituire un sito, suddiviso per argomenti, nel quale i cittadini avrebbero potuto descrivere le proprie proposte di legge (primo esempio, quindi, di politica 2.0 - democrazia partecipata via web – per darvi un termine di paragone: all'epoca Beppe Grillo svolgeva ancora la professione di comico e solo cinque anni più tardi aprì il suo primo blog su internet cui seguì, anni ancora dopo, il movimento 5 stelle); b) dare la possibilità ad ogni cittadino di fornire il proprio contributo e parere su queste proposte, facendo in modo che tutte le osservazioni fatte risultassero evidenti e a beneficio del legislatore (l'applicazione, quindi, alla politica di principi collaborativi - c.d. wiki e divenuti noti solo successivamente con la nascita, un anno più tardi rispetto ai miei suggerimenti, di Wikipedia che sorse solo nel 2001); La realtà che più sembrò assomigliare alla concezione inziale del mio progetto fu Wikidemocracy (di cui parlarono molti media: Panorama, La Stampa, etc), che comparse solo nel 2008, oltre otto anni dopo la presentazione dei miei progetti. Nella mia concezione, infine, le proposte di legge concepite dai cittadini avrebbero potuto, anche, essere presentate dai cittadini stessi attraverso la raccolta di firme.
<<<<<<<<   2   >>>>>>>> Nel 1999 autenticai nella data un congegno, che denominai "Salvavaligia", che si componeva di due parti staccabili. Una da tenere in tasca, l'altra da tenere all'interno del prodotto che s'intendeva difendere dai furti (es. una valigia, una borsa, etc..).Una volta attivato il congegno, se l'oggetto da salvaguardare si fosse allontanato oltre un certo numero di metri dall'altro, e quindi dal legittimo proprietario, si sarebbe attivato un forte allarme sonoro. La mia autentica di questa soluzione, anticipò, di molto: sia il periodo (anno 2001) in cui si iniziò a parlare in Italia del possibile impiego del braccialetto elettronico (destando stupore: e per l'impiego dell'innovativo strumento e per la misura in sè); sia l'uscita sul mercato, un anno ancora più tardi, nel 2002, di un prodotto volto a salvaguardare i bambini dal rischio di allontanarsi e perdersi, basato sugli stessi principi. Con l'uscita di quest'ultimo prodotto, dato che ormai il rischio che qualcuno realizzasse la mia soluzione era comunque alto, decisi di proporla nel dettaglio all'azienda produttrice, ma a quel punto mi fu fatto presente che soluzioni tecniche come quella da me proposta erano, già, oggetto di privativa industriale. Trascorsi ulteriori tre anni dall'uscita del prodotto di cui sopra (sei dalla mia prima autentica) sulla rivista Jack di Luglio 2005 (che si occupava di prodotti di ultima generazione) vidi realizzato e messo in commercio, su di un sito straniero, proprio quella che era la mia idea iniziale di prodotto.
<<<<<<<<   3   >>>>>>>> Nel luglio 2000 autenticai nella data alcune soluzioni volte a superare quelli che erano i principali limiti alla diffusione (gratuita od onerosa) dei brani musicali tra il pubblico. Ossia, l'incapacità da parte della maggioranza delle persone di ricordare, o di conoscere, chi è il cantante di una data canzone e il titolo della stessa. A) La mia prima soluzione poggiava sulla consapevolezza che la maggior parte delle persone erano comunque in grado di ricordare e riprodurre almeno la melodia di un brano (ad esempio: canticchiandola o utilizzando uno strumento musicale).
I miei tentativi di portare a realizzazione le mie soluzioni furono vani (in particolare, provai a contattare una nota web company con l'obiettivo di chiamare questo nuovo servizio: "DADAUNPA"). Riguardo specialmente alla mia seconda soluzione (concettualmente identica a “Shazam”), nella rubrica proiettata al futuro "Computer e Internet" della rivista Focus del Luglio 2002 (un articolo successivo quindi di ben due anni rispetto alla concezione ed autentica delle mie soluzioni), veniva evidenziato come in futuro si sarebbero potuti scoprire titolo e cantante di una canzone proprio secondo le modalità da me indicate. Da rilevare, ancora e come vedrete nell'altro mio sito, che in agosto 2015 ho suggerito, proprio, a Shazam un'ulteriore e nuova funzione che potrebbe accrescerne ulteriormente le potenzialità.
<<<<<<<<   4   >>>>>>>> Considerate le limitate finanze delle famiglie che spesso non consentono l'acquisto di due auto e nel rispetto del progetto (oggi legge) di limitare la potenza dei veicoli alla cui guida si cimenti un neo patentato, nel giugno 2008 (con lettera raccomandata e previa autentica delle soluzioni inoltrate) suggerii al Ministro per le Politiche Giovanili l'introduzione sulle auto di rilevatori d'impronte digitali, del costo di pochi euro, o l'inserimento di password, in grado di segnalare alla centralina dei veicoli le prestazioni che il veicolo avrebbe potuto assicurare, a seconda del soggetto che si fosse posto alla guida.Laddove un'impronta (o una rete di vene) o una password non fosse risultata catalogata (per esempio nel caso di un conducente occasionale) le prestazioni di guida sarebbero state tarate al minimo. Nel caso del ricorso a password, anche queste avrebbero permesso l'identificazione o la non identificazione del guidatore e, di conseguenza, la velocità massima raggiungibile stabilita per legge, o per scelta per esempio da un genitore. Trascorsi otto mesi dal mio suggerimento e oltre due anni dalla mia prima autentica, la mia soluzione sembrò trovare attuazione (vedi un articolo su Panorama e uno su una rivista ACI) in un congegno messo a punto dalla Ford, denominato My-Key, che avrebbe consentito ai genitori di regolare, tra le varie cose e con un codice, la velocità massima raggiungibile dal proprio veicolo (a seconda, quindi, del guidatore). Il prodotto entrò in dotazione sulle Ford Focus a partire dall'anno successivo agli articoli citati (quindi, tre anni dopo la mia prima autentica e un anno e mezzo dopo i miei suggerimenti). La soluzione di Ford fu candidata al Premio per l'Innovazione 2013 indetto dalla rivista Focus con il patrocinio del Politecnico di Milano.
<<<<<<<<   5   >>>>>>>> Nel 1999, previa autentica e via raccomandata, suggerii alla Motorizzazione Civile (ma non solo) un mio progetto inerente l'impiego innovativo di una segnaletica orizzontale che mi è parso abbia trovato successiva attuazione in tutto il paese.Si trattava di adottare sul manto stradale una segnaletica di colore diverso dal bianco (ad esempio righe gialle), per un certo periodo di tempo, nei tratti di strada oggetto di modifiche di senso, precedenza e quant'altro, al fine di attirare l'attenzione del conducente sul fatto che qualcosa è cambiato e che occorreva prestare maggiore attenzione nell’affrontare quel tratto di strada.
<<<<<<<<   6   >>>>>>>>
Questo Progetto (così' come un terzo del totale dei miei
progetti) risulta trattato solo nella versione integrale
del mio sito.
<<<<<<<<   7   >>>>>>>> Nel 1999 presentai una domanda di brevetto per invenzione industriale (che poi convertii in una domanda di brevetto per modello di utilità) riguardante una fascia catarifrangente volta a tutelare gli automobilisti costretti pedoni in orari di scarsa visibilità, di cui ne chiesi, da subito, la dotazione obbligatoria a bordo dei veicoli.Questa mia soluzione trovò inizialmente l'interesse di figure di primo piano e, con buone probabilità, fu questa mia misura ed interessamento che portarono, a distanza di qualche anno, all’adozione del giubbetto catarifrangente. Nel giugno 2003, del resto (fonte: La Nazione 28/06/2003), tra le varie opzioni veniva data ancora per plausibile anche l'impiego della mia fascia. In seguito, poi, ne chiesi in più occasioni (l'ultima nel 2006) l'adozione almeno a bordo dei motocicli.
segue il prototipo della
<<<<<<<<   8   >>>>>>>> Con riferimento ai navigatori satellitari, nell'ottobre 2006, previa autentica, suggerii che per il tramite di una Società del Gruppo ACI fossero studiati prodotti parametrabili solo se l'auto fosse ferma o, al limite, se vi fossero a bordo almeno due persone.In pratica, suggerii l'installazione su tali apparecchi di sensori di movimento. O l'installazione sotto al sedile affianco del guidatore di un rilevatore di peso a radiofrequenza che permettesse l'utilizzo delle funzionalità di parametrizzazione, anche, con l'auto in movimento, a patto che rilevasse un peso superiore ai 25 kg. Oltre un anno e mezzo dopo, nel maggio 2008, un'importante casa automobilistica installò su alcuni suoi veicoli il collegamento ad internet, utilizzabile tramite la manopola iDrive, che sarebbe stato accessibile solo ad auto ferma. In seguito, a fine 2008, da più parti si iniziarono a chiedere e proporre prodotti utilizzabili solo ad auto ferma, o mediante comandi vocali, senza dover impiegare le mani. Prima di allora, quindi e a mio avviso, i miei suggerimenti avrebbero potuto essere oggetto di un brevetto per modello di utilità e generare royalties. Tra l'altro, a fine 2008, ossia oltre due anni dopo i miei suggerimenti basati su altri principi, i software per il riconoscimento vocale, oltre ad essere montati solo sui modelli di fascia alta, erano (stando ad un articolo pubblicato su Focus del sett. 2008) non del tutto affidabili. Il rilevatore di peso nel sedile, attualmente, è utlizzato, anche per molti altri fini, come: far scattare l'airbag solo in presenza di una persona; il richiedere l'uso delle cinture in questa stessa ipotesi; per i seggiolini dei bambini per evitare che il genitore se li dimentichi a bordo.
<<<<<<<<   9   >>>>>>>> A) In un mio documento che autenticai nella data nel luglio 2000 era inclusa una mia soluzione, che inoltrai tre anni dopo all'attenzione della Epson Meteo, volta a fornire un servizio a tutte quelle persone che erano disposte ad alzarsi presto (ad esempio per andare a sciare o al mare) solo se il tempo, nel luogo di destinazione, fosse stato come da loro auspicato e indicato nello strumento da me suggerito (sito web o altro), utilizzando alcuni parametri selezionabili. Gli utenti avrebbero dovuto selezionare su un sito web o via sms:le condizioni meteo a partire dalle quali essere svegliati (sole, parzialmente nuvoloso, etc.; rappresentate da figure selezionabili); l'orario in cui essere svegliati; il numero su cui essere svegliati.
segue l'immagine
Diversi anni dopo comparvero i servizi di sms che avvisavano circa le previsioni del tempo.
Attraverso questo mio progetto credo anche di aver anticipato, temporalmente ed in qualche modo:
sia i principi della geolocalizzazione, con la differenza che dati gli strumenti dell'epoca era necessario nella mia impostazione indicare il luogo ove ci si trovava o dove si era interessati ad avere le informazioni cercate (nell'esempio le previsioni meteo);
sia, forse, il concetto di app, oggi molto attuale.
Una nota a sostegno del mio progetto è che, ai tempi, le previsioni meteo non erano affidabili come oggi.
<<<<<<<<   10   >>>>>>>> In merito al tema degli abbonamenti a quotidiani e riviste, nel novembre 2006, previa autentica, proposi a due importanti catene distributive: dapprima Esselunga (via fax) e poi Conad Adriatico (via raccomandata), una mia soluzione volta a superare il principale limite alla sottoscrizione di tali abbonamenti da parte dell'utenza (ossia, la paura che le copie lasciate sporgenti dalla cassetta delle lettere fossero sottratte da parte di qualcuno).Nello specifico suggerii d'installare, presso i loro punti vendita, dispenser in grado di consentire ai sottoscrittori di uno o più abbonamenti, che avrebbero ricevuto in cambio un'apposita tessera magnetica pre-pagata e ricaricabile, di approvvigionarsi della propria copia in tutta sicurezza, mediante essa. Ciò avrebbe anche alimentato flussi di clienti costanti nei loro p.d.v.
Tre anni dopo il mio suggerimento fu pubblicata la notizia che in Francia era entrata in funzione proprio una tessera pre-pagata, voluta da tutti i maggiori quotidiani francesi, che consentiva giust'appunto di beneficiare degli sconti tipici degli abbonamenti.
Del resto, un articolo di Focus, proprio del 2006, che analizzò il sistema della vendita dei giornali in tutto il mondo, non evidenziò la presenza di un sistema simile a quello che concepii e suggerii all'epoca in nessuna parte del globo. Nell'articolo si segnalavano, eppure ed invece, distributori automatici, talmente avanzati da stampare le copie del quotidiano addirittura in tempo reale, mentre il pagamento avveniva, però, o con monete, o con carta di credito, nessun impiego quindi di carta prepagata che desse diritto agli sconti tipici degli abbonamenti.
<<<<<<<<   13   >>>>>>>> Nell'aprile 2010 inviai via mail alla CGIL una strategia, alternativa agli scioperi, molto incisiva. Specialmente nei casi di ingiustizia conclamata nei confronti di singoli, ritengo sarebbe di gran lunga preferibile che i lavoratori, spendendo circa un centesimo rispetto all'ipotesi di uno sciopero, inviassero un sms dal costo di un solo euro, destinato ad alimentare un fondo in grado di:
In questo modo si eviterebbero anche i costi e i disagi che ogni sciopero comporta a danno di incolpevoli utenti. Di seguito riporto un'ipotesi concreta in grado di evidenziare appieno l'enorme potenzialità della mia soluzione:
- - - - - - - - -     - - - - - - - - - Un primo esempio successivo di sostegno a personalità che parevano osteggiate è stato quello che ha visto per protagonista Santoro, in ottobre 2011, cui anch'io ho contribuito economicamente, versando quanto richiesto al fine di favorire la messa in onda della sua trasmissione: "Servizio Pubblico".
<<<<<<<<   15   >>>>>>>> Nell'ottobre 2003, via raccomandata, inoltrai al Ministro dell'Ambiente un mio progetto di sfruttamento dell'energia eolica volto ad offrire ai meno abbienti un'entrata extra.
Sintetizzando, si trattava di far partecipare, con piccole quote, persone bisognose di un reddito integrativo ad investimenti altamente remunerativi (come quelli dell'energia eolica), altrimenti per loro inaccessibili (la legislazione dell'epoca prevedeva, tra l'altro, finanziamenti a fondo perduto per la maggior parte dell'investimento).
Una sostanziale attuazione delle mie ipotesi di investimento e partecipazione popolare a progetti ambiziosi, si ebbe quattro anni più tardi, come figura da un articolo pubblicato su Panorama del 15/03/2007.
<<<<<<<<   18   >>>>>>>>
Premesso che ad oggi sono contrario a qualsiasi tipo di votazione elettronica e alla eccessiva digitalizzazione.
La mia proposta dopo quasi due anni sembrò sulla via d'attuazione, vedi la sperimentazione che si tenne ad Avellino in ottobre 2001 (per la prima volta in Europa) dove si votò per un referendum utilizzando una tessera elettorale elettronica e soprattutto un dispositivo per il riconoscimento delle impronte digitali.
<<<<<<<<   19   >>>>>>>>
Con riferimento all'iniziativa del Ministero della Funzione Pubblica, denominata: "Burocrazia Diamoci un taglio", che dava ai cittadini la possibilità di formulare suggerimenti (iniziativa nel solco di alcune altre che suggerii oltre dieci anni prima).
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - B) Restando in tema di questioni politiche ed elettive, riporto di seguito un mio suggerimento che ritenni di possibile interesse per il Movimento 5 Stelle, e che descrissi, però via mail il 24 novembre 2012, e a corollario di un’altra mia soluzione, all’Associazione Servizio Pubblico, lasciandoli liberi di portarglielo all’attenzione.Il mio suggerimento consisteva nel fare pressione a livello istituzionale e mediatico affinché passasse la regola che: qualora un movimento politico acquisisse alle elezioni un certo numero di seggi (poniamo 150) avrebbe potuto scegliere di mandare in Parlamento un numero di persone sino a cinque volte inferiore (nell’esempio: 30 unità) il cui peso di voto sarebbe rimasto comunque, ed ovviamente, pari al numero dei seggi conquistati. La motivazione era evitare che al Parlamento sedessero, certamente tante brave persone, ma magari non tutte indispensabili, nel definire gli obiettivi e le soluzioni da perseguire e da porre in atto. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - C) Tornando a più sopra, ossia alle mie proposte riguardanti l'inziativa "Burocrazia Diamoci un Taglio", il secondo suggerimento che fornii, sempre in data 16 febbraio 2012 (rimandando l'invio di suggerimenti più complessi ad altro momento, anche perchè la limitazione nel numero dei caratteri mi complicava molto il lavoro), era molto semplice e di facile impiego, e prendeva spunto da un caso reale che mi interessò in prima persona.In breve, poiché quasi un mese prima inviai ad un ufficio una semplice richiesta info, via mail, senza ottenere alcuna risposta. In una mia seconda comunicazione, rinnovando questa mia richiesta, gli fornii anche il suggerimento che riassumo di seguito: "qualora i tempi medi di risposta a richieste di informazioni pervenute via mail ad un ente superino le due settimane (o i dieci giorni) sarebbe preferibile che tali uffici impostassero un semplice servizio di risposta automatica cha avvisi gli utenti circa questi lunghi tempi di risposta. Diversamente uno non sa se hanno snobbato, o dimenticato, la sua richiesta, e rischia, magari, di attendere del tempo invano, oppure di riproporre la propria richiesta duplicando il lavoro per entrambe le parti in causa". - - - - - - - - - - - - - - - - - Da notare anche che, venti giorni dopo l'inoltro delle mie soluzioni di cui ai punti A e C, ricevetti una mail di risposta in cui mi si diceva che un mio progetto era oggetto di approfondimento. Poichè però nella stessa data, come visto, ne inoltrai due, non saprei dire a quale si riferissero. - - - - - - - - - - - - - - - - -
<<<<<<<<   23   >>>>>>>> Come spiegato meglio in seguito, vi sono alcune o forse buone probabilità che abbia ispirato (nb non ideato, né suggerito, in questo caso, ma semplicemente ispirato):
A) Riguardo al primo aspetto: il Festival della Mente ha visto la luce giusto sei mesi dopo che presentai e feci protocollare (il 13 febbraio 2004) presso la realtà che risultò poi la committente, nonchè la principale sponsor dell'evento, una mia lettera, con annesso un mio libro, che aveva proprio la caratteristica di contenere moltissimi miei esempi di creatività, in vari campi, come: Di qui il pertinente legame, a mio avviso, con i contenuti del successivo Festival:
rafforzato anche dal fatto che:
A scanso di equivoci, è però bene ribadire (come peraltro ho già anticipato) che, a differenza di altri casi, in questo posso al limite solo aver ispirato l'ideazione del Festival, non ho quindi: né ideato, né tanto meno suggerito apertamente e direttamente, l'idea di dare vita ad un simile Festival. Per cui i meriti dell'ideatrice di tale manifestazione, nonché degli organizzatori, rimangono comunque indiscussi e pienamente leciti.
“ I   relatori   dicono
(naturalmente e, a mio avviso,
-----------
B) Riguardo al secondo aspetto, ossia la pubblicazione del libro umoristico de: "La Fabbrica del Sorriso", vi è una qualche fondata probabilità che una delle due mie precedenti lettere raccomandate che inoltrai a due importanti redazioni Mediaset, contenenti il mio suggerimento di far pubblicare proprio un libro, essenzialmente umoristico (ossia il mio, che gli allegai, con battute e vignette), destinando la maggior parte del ricavato in beneficenza, possa aver ispirato e portato alla realizzazione di quanto indicato.
Nella premessa di questo libro inoltre era scritto: "da tempo sentivamo l'esigenza (intendendo Mediaset, Mondadori e Medusa) di fare beneficenza in modo più costante e organizzato..... Ora ce l'abbiamo fatta. Abbiamo creato un progetto moderno su cui impegnare fino in fondo la nostra credibilità ...... La nostra prima iniziativa si chiama "La Fabbrica del Sorriso", un progetto a favore dell'infanzia ......". Comunque sia andata, sono contento che la onlus Mediafriends (costituita da Mediaset, Mondadori e Medusa) abbia dato vita a questo progetto, visti i lodevoli risultati raggiunti in termini di opere di bene.
<<<<<<<<   24   >>>>>>>> Al solo fine di incrementare le donazioni per iniziative umanitarie, nel settembre 2010 (previa autentica) suggerii di dare vita ad un sito in cui le persone, oltre a poter donare qualcosa sottoforma di prezzo del gioco (che descriverò), avessero anche la possibilità di conseguire una qualche ricompensa. Nei casi da me esaminati: - una ragazza trentina, cui avevano sottratto la figlia perché     incapace di mantenerla; - la ricostruzione dell'Aquila. suggerii che ad essere protagonisti potevano essere rispettivamente:
In caso di realizzazione di quanto suggerito, trattandosi di soluzioni a scopo umanitario, rinunciai anticipatamente e del tutto a qualsiasi eventuale compenso.
<<<<<<<<   25   >>>>>>>>
Al fine di favorire l'adozione degli animali abbandonati, nel dicembre 1999, ideai e suggerii, inizialmente al Comune della Spezia, di realizzare:
Alla quale seguirono alcune manifestazioni sul tema. Tra queste: la prima che si tenne pochi mesi dopo a Fiumaretta, in provincia della Spezia, e la più significativa che si tenne, anni dopo, a Bologna, di cui parlò anche il TG 3;
Sempre successivamente, e quindi ancora una volta a mio avviso grazie ai miei suggerimenti, venne istituito presso il Comune della Spezia (cui rivolsi i miei consigli): "l'Ufficio per la tutela degli animali", tuttora in attività. Per realizzare l'originale ed innovativa sfilata dei cani abbandonati, da me ideata, è da segnalare, anche, che contattai a suo tempo un'importante Società di telecomunicazioni, che all'epoca aveva basato tutta la propria campagna pubblicitaria su di un testimonial a quattro zampe, cercando, così, di assicurarmi anticipatamente e a favore del Comune ospitante, una sponsorizzazione. Da segnalare, ancora, come sulla scorta della successiva attuazione da più parti delle mie soluzioni, in data 23 maggio 2000, inoltrai alla A.S.L. della mia provincia due ulteriori strategie volte a segnare un ulteriore passo in avanti nella soluzione del problema individuato. Nello specifico si trattava:
D) di istituire un pulmino gratuito che ogni prima domenica del mese accompagnasse le persone interessate all'adozione a visitare i vari animali ospitati nei canili dei comuni limitrofi. Anche quest'ultima iniziativa, alla fine, sembrò trovare attuazione. Su La Nazione del 03/11/2006 comparve, difatti, l'invito per chi fosse interessato ad una visita guidata al canile, a rivolgersi al Comune.
Stando poi ad un altro articolo del 25/11/2006 sembrò, anche, che il Comune volesse avviare (sette anni dopo che gli suggerii tale misura) la possibilità di adottare i cani abbandonati per il tramite di internet.
<<<<<<<<   26   >>>>>>>> All'interno di una mia petizione al Senato del febbraio 2000 figurava un mio progetto (che autenticai già nell'ottobre 1999) che era volto ad istituire: Uffici all'Innovazione e che ritengo abbia anticipato, e forse anche portato:
Questo mio progetto, inoltre, includeva già:
Un'indicazione, quindi, sulla possibile valutazione e riconoscimento della propositività nella P.A., ma non solo.
<<<<<<<<   27   >>>>>>>>
A)
Sempre all'interno di una mia petizione al Senato del febbraio 2000 figurava un mio progetto volto ad introdurre, in certi enti, dei Creative Manager, dediti all'innovazione, con compiti ben specifici.
B)
Nell'ambito sempre di questa mia documentazione riportai, anche, indicazioni volte a dare vita a selezioni imparziali dei candidati nei vari concorsi, ipotizzando il ricorso a commissioni estratte a sorte, sparse in tutta Italia, che avrebbero giudicato prove riferite a candidati, non riconoscibili, e comunque sia residenti in differenti province.
<<<<<<<<   28   >>>>>>>> In vista dei Mondiali di Calcio 2010 suggerii a Figc e Fifa (in tal caso con raccomandata internazionale) che nelle principali piazze delle più popolose città di ciascuna delle nazioni partecipanti, si potessero collocare, a spese dello sponsor scelto, porte, gestite da una o due assistenti, vestite da Leopardo (come la Mascotte di quel Mondiale), dedite:
Tale soluzione fu ritenuta interessante dal Presidente F.I.G.C., ma la divisione marketing della F.I.F.A., titolata ad avere l'ultima parola, mi rispose che non avrebbero investito nel mio progetto.
<<<<<<<<   29   >>>>>>>>
Riguardo al mondo del pallone,
A) dare vita a sfide al meglio dei tre rigori, tra i Premier e/o i Presidenti dei paesi delle squadre in campo (es. Obama - Putin) con la possibilità da parte del pubblico di scommettere sul vincitore e destinando parte dei proventi in beneficenza. - - - - - - - - - - - - - - - - -
B) dare vita a sfide (sempre a rigori) "modello Oriazi e Curiazi", tra 3 o più tifosi/capitifosi, o eventualmente tra vip, di due squadre avversarie, magari in occasione di derby.
- - - - - - - - - - - - - - - - -
C) La mia prima vera ipotesi di lotteria legata al mondo del pallone fu, però, quella che suggerii, in tal caso via mail, alla F.I.G.C., l'11/07/2006 (e p.c. a Staffelli), due giorni dopo la vittoria dei Campionati del Mondo di Calcio da parte dell’Italia, che avrebbe permesso ai 5 estratti a sorte, di poter coronare il sogno di poter calciare un calcio di rigore in uno stadio blasonato con in porta un vero portiere mondiale (Buffon) e a seguire una delle classiche partite del cuore o un’amichevole dell’Italia.
- - - - - - - - - - - - - - - - -
L'ultimo dei miei progetti che ho citato sopra è sembrato, tra l'altro, trovare, dapprima, una successiva e limitata forma d'attuazione a Genova, durante la manifestazione "Notte Magica dello Sport ", in cui una non meglio definita "Lotteria dei rigori" rivestì un ruolo di primo piano.
- - - - - - - - - - - - - - - - -
<<<<<<<<   30   >>>>>>>>
Rimanendo nell'ambito dello sport, tramite una mia lettera pubblicata su di un quotidiano in agosto 2008, suggerii una soluzione che mi è sembrata trovare molti successivi esempi di attuazione, che hanno trovato grande risalto sui media.
Nel mio caso si trattava di dare vita ad una sorta di mini olimpiade, su base locale, articolata su quattro discipline sportive (calcio, ma anche: corsa, pallacanestro, pallavolo), alla quale previdi la partecipazione di giovani rappresentanti, non professionisti, di 4 nazioni/macro aree geografiche (Italia, Repubblica Dominicana, Paesi dell'est, Africa). Nella mia concezione ipotizzai anche la possibilità che questa manifestazione assumesse un'evidenza nazionale, interessando, come segnalai già all'epoca, un regista impegnato come ad esempio Salvatores, visto che l'iniziativa l'ideai appositamente per la nascente associazione Mediterraneo (che è un titolo di un suo noto film e in cui si giocava una famosa partita di pallone tra italiani e greci).
Successivamente ai miei suggerimenti, nella mia città si diede vita, subito l'anno successivo, ad una manifestazione, ribattezzata Mundialito, che ha avuto grande risalto sui media locali, in cui rappresentanti di alcune nazioni (Marocco; Albania; Italia; etc.) si sono affrontati in un torneo, in tal caso solo calcistico, a carattere locale.
Da segnalare, ancora, come a distanza di quasi tre anni dal mio suggerimento il consiglio comunale dei ragazzi di Follo (SP) ipotizzò di dare vita ad una festa per favorire l'integrazione tra alunni italiani e stranieri, prevedendo, tra le altre cose, proprio una sorta di mini olimpiade.
<<<<<<<<   31   >>>>>>>>
Il 18 marzo 2009, attraverso il quotidiano La Nazione, suggerii:
Considerato il prestigioso premio, facile prevedere un target di riferimento mondiale, specie se si fosse previsto il rimborso per il vincitore delle spese di andata e ritorno dal luogo di imbarco e se se ne fosse consentita, come da me suggerito:
Solo pensando ai due milioni di visitatori annui del Parco delle 5 terre è facile intuire il numero potenziale di biglietti vendibili.
Nella mia lettera pubblicata su La Nazione figurava anche:
D) Con riferimento ancora al Festival della Marineria, che ho citato più sopra, e rispetto alla manifestazione che ne precedette la sua prima vera edizione, credo di essere stato anche il fautore dello spostamento del baricentro di tale manifestazione, dal solo molo (privo di esercizi commerciali extra food) a tutto il centro cittadino.
<<<<<<<<   32   >>>>>>>> Restando in tema di velieri e regate, da sottolineare i miei progetti che suggerii anni prima (nel 2007), dapprima al main sponsor di Mascalzone Latino, Capitalia, poi a Banca Intesa, main sponsor di Luna Rossa e, successivamente (con raccomandata internazionale), alla Ubs, main sponsor di Alinghi (dalla quale peraltro fui contatto; quando si dice la precisione svizzera). Si trattava, in estrema sintesi, di progetti volti:
dando la possibilità a questi soggetti di aggiudicarsi, tramite estrazione, l'eventualità di partecipare ad una regata competitiva, su uno dei prestigiosi vascelli citati.
Questo considerato che nella vela si è soliti ospitare a bordo persone estranee agli equipaggi. In particolare, a me pareva più interessante e democratico (come è il mare del resto) che ad essere ospitati non fossero i soliti v.i.p., ma gente comune e meritevole. Da rilevare che i progetti suggeriti prevedevano costi decisamente irrisori rispetto ai benefici, anche di immagine, conseguibili.
<<<<<<<<   33   >>>>>>>> Nel gennaio 2010, su di un form del sito del Quirinale (e prima ancora alla Rai, etc.), presentai all'attenzione del Presidente della Repubblica un progetto volto a commemorare i 150 anni dell'Unità d'Italia, con un evento, non solo di significato e di rilievo, ma che costituisse anche un'attrattiva di massa e internazionale, esaltando al contempo la maggior parte dei tesori del paese. Gli eventi prospettati sino ad allora per le celebrazioni erano (e ritengo siano stati), a mio avviso, sicuramente importanti e di significato, ma di scarso appeal televisivo, adatti più a topi di biblioteca, che alla cultura, ahimè, ampiamente diffusa nel paese, a base di reality. La manifestazione che sugerrii (che avrebbe potuto essere trasmessa in mondovisione) era in grado di coniugare alcuni fiori all'occhiello del nostro paese, quali, ad esempio:
Alla manifestazione in esame, volendo (e come suggerii), avrebbero potuto partecipare anche altri autori musicali italiani, raffinati e singolari.
Riprendendo poi quanto suggerii in altra occasione, segnalai anche come si sarebbe potuta indire una lotteria (di respiro planetario e con introiti elevatissimi), in grado di consentire al vincitore: un week end per due persone sul Vespucci, con il privilegio di poter assistere dal vivo a tale esclusiva manifestazione. Anche il viaggio per raggiungere il luogo d'imbarco sarebbe stato pagato. Ancora suggerii l'arrivo della coppia vincitrice a bordo di una sfavillante Ferrari e l'eventualità che soprattutto la femmina della coppia indossasse un meraviglioso abito donato da un affermato stilista italiano. Cena preparata dal noto chef Vissani…
Da segnalare, infine:
<<<<<<<<   34   >>>>>>>>
Con riferimento all'Expo 2015 nell'agosto 2008 presentai un mio progetto (che suscitò un'iniziale interesse) volto a dare vita ad un Museo del Buonumore, dove ogni nazionalità potesse portare all'attenzione del grande pubblico i loro migliori esempi di: comicità, ironia, etc.
Ad oggi, trovo che pochi sappiano che cosa faccia ridere un indiano, un cinese, un nigeriano, etc.., mentre, quasi tutti, sappiamo cosa, spesso, li fa disperare. E' un progetto, quindi, di speranza, incentrato sulle cose belle e divertenti della vita, che fa anche riflettere sul fatto che, sebbene magari talvolta ridiamo per cose diverse, vista la diversità tra le culture, spesso, ridiamo per le stesse cose e, soprattutto, nello stesso modo, dato che, come sosteneva Einstein, apparteniamo tutti alla razza umana. Un museo certamente consigliabile alle giovani generazioni, sperando possa servirgli a comprendere che, anche, una vita attenta agli aspetti ludici deve essere, comunque, affrontata con intelligenza e non con idiozia. Come ha dimostrato Piero Manzoni, persino andare di corpo può essere fatto con intelligenza e un pizzico d'ironia. A mio avviso, tutti i cittadini, almeno in Italia, dovrebbero poter partecipare all'individuazione, segnalazione e raccolta del materiale per il museo, anche inviando un proprio elaborato, la cui foto sarà certamente consultabile via web. Le opere migliori potranno anche essere esposte nel museo. Trovo inoltre che ogni provincia italiana, o per lo meno ogni Regione, dovrebbe avere il proprio Museo del Buonumore, dove ogni persona potrebbe ritemprarsi, trovare fiducia e ottimismo.
Infine, segnalo:
<<<<<<<<   35   >>>>>>>> Nel settembre 2009, in una mia seconda lettera raccomandata che inoltrai al Commissario Straordinario per l'Expo 2015, Letizia Moratti, era compreso anche un mio progetto, legato agli aspetti comunicazionali, attinente il tema affrontato dall'esposizione universale, ossia: il cibo e la fame nel mondo. A) Nella mia soluzione (un video o un'immagine), che vi riporto sotto, figurano come si vede: aerei di pane; bombe di latte; navi di formaggio e carrarmati di cioccolato e, al di sopra, l'esaustiva dicitura: "Le Uniche Armi di cui l'Umanità abbia Bisogno". LE   UNICHE   ARMI
NAVI DI CIOCCOLATA, B) Tra le soluzioni che ho suggerito anche: la possibilità di dare vita ad un video dove, nel finale, due fratellini, o due o più bambini di nazionalità diversa, dopo aver giocato alla guerra con i vari pezzi si metteranno a mangiarli, ridendo e scherzando. C) In vista della possibile attuazione delle mie soluzioni suggerii anche che una parte degli stuzzichini, serviti in occasione di alcune cerimonie dell'Expo 2015, potessero richiamare le forme viste, ad ulteriore monito e ricordo per i grandi della terra.
Ancora, segnalo come nel mio caso, ricorrendo ad armamenti commestibili (a differenza di quanto presente in una opera successiva esposta alla Biennale di Venezia del 2011, dal titolo "This is not a game", che mi è parsa avere qualche assonanza con la mia di cui al punto precedente, ritraendo, difatti, una grossa mano a muovere soldatini e carrarmati) ho voluto sottolineare l'aspetto cruciale che i soldi investiti in armamenti sarebbe opportuno investirli diversamente, ad es. nell'alimentazione.
D)
All’interno della mia II documentazione che inoltrai al Commissario per l'Expo sottolineai, anche, come sarebbe stato mio desiderio dare vita a mie idee di sculture in grado, a mio avviso, di richiamare attenzione e, di conseguenza, di aumentare il valore economico dei fondi commerciali, degli stabili e degli esercizi situati nella via interessata dalla loro eventuale collocazione.
Ancora, osservo che nella mia città un percorso che potrebbe ospitare le mie opere potrebbe essere via del Torretto, che unisce Piazza Verdi a Piazza Sant’Agostino. Una di queste piazze, tra l'altro, potrebbe ospitare una mia singolare trasmissione televisiva, che ho concepito, e sulla quale per il momento non mi soffermo. .
E)
A proposito di trasmissioni televisive, già nel 2005, avevo ideato e autenticato l'opportunità di dare vita a trasmissioni politiche con almeno tre intervistatori: uno di destra; uno di sinistra e un uomo comune, "preso dalla strada". Dopo anni sono cominciati a nascere programmi con due moderatori, sino al piacevole ed interessante programma del 2011, trasmesso su La 7, il cui slogan e formula vincente era proprio quello di essere: "l'unico programma con l'opposizione dentro" e che, anch'esso, poggiava molto sul parere della gente comune, a partire dalla loro presenza negli spot che lo lanciarono.
<<<<<<<<   36   >>>>>>>>
Con riferimento al Parco Nazionale delle Cinque Terre, sorto solo a fine 1999 e divenuto nel tempo un modello di rilievo internazionale, fornii, subito nell'anno 2000, tramite mie lettere che feci protocollare, i seguenti suggerimenti che mi è parso abbiano trovato successiva attuazione e che hanno contribuito, quindi e a mio parere, in maniera importante al successo del Parco.
Proseguendo con il discorso del Parco, anche:
L'ex Presidente del Parco va aggiunto, inoltre che, prima di assumere tale carica, fu per 10 anni (dal 1990 al 1999) sindaco del Comune di Riomaggiore (il borgo delle 5 terre da cui parte proprio la via dell'amore) e mi pare proprio che durante questo lunghissimo lasso di tempo non abbia dato vita a nessuna delle misure viste sopra, il che accresce in me la convinzione che siano stati i miei suggerimenti, le mie linee di indirizzo a contribuire all'incredibile sviluppo di quelle aree nel tempo.
<<<<<<<<   37   >>>>>>>>
Sul tema dei giardini della Spezia (ma potrebbe valere anche per altre città) ho proposto (con lettere protocollate) un progetto molto articolato, che ho sviluppato in più fasi.
Come avrete modo di vedere dall'esame della versione estesa del complesso dei miei progetti, molte delle mie soluzioni (indicate appena sopra) hanno preceduto, e forse, in alcuni casi, anche ispirato:
- una scultura collocata successivamente in quel di Lerici (SP) che sembra essere proprio una raccolta di targhe, riportanti poesie/aforismi legati al tema del mare, come mi sembra proprio di aver descritto e suggerito nei miei precedenti progetti;
<<<<<<<<   38   >>>>>>>> Nel Luglio 1999 presentai al Ministero delle Poste un progetto volto a rendere certo, non più solo l'invio e il ricevimento di una lettera (cosa già possibile ai tempi con la raccomandata a/r), ma anche il contenuto della stessa, attribuendo al contempo data certa ai documenti spediti. Si trattava di dotare almeno uno sportello postale di ogni città di una macchina "risucchia" fogli, dove una volta che l'utente vi avesse inoltrato il proprio documento al fine di farlo pervenire all'operatore, l'apparecchiatura ne avrebbe fatto una copia e, allo stesso tempo, avrebbe timbrato quest'ultima e l'originale, restituendo all'utente la copia timbrata, dandogli così testimonianza di ciò che aveva spedito. In seguito al mio progetto ricevetti una risposta da parte di Poste Italiane S.p.A. in cui mi fu comunicato che tali soluzioni non rientravano all'epoca nei loro progetti strategici. Successivamente, a distanza di alcuni anni, si arrivò via via:
<<<<<<<<   41   >>>>>>>> Nel 2008, pensando alle auto orientali e più in generale a marchi in ingresso in segmenti nuovi (che avrebbero potuto generare un'iniziale diffidenza), suggerii, per il tramite di lettere raccomandate e previa autentica, ad un costruttore di auto italiane e ad un grosso importatore italiano di veicoli stranieri, una strategia in grado di portare ai loro marchi e modelli una visibilità gratuita e una testimonianza di qualità, percepibile: più come notizia, che come mera pubblicità. A) Come primo step: le aziende più sopra accennate avrebbero dovuto fornirmi, in comodato d'uso gratuito, per un periodo complessivo di due mesi, un loro modello d'auto S.u.v..
a1) nel primo mese, questo veicolo (o al limite più veicoli uguali) avrebbe riportato, lungo le fiancate, la dicitura:
a2) nel secondo, o nei successivi mesi, le scritte sarebbero state: "Funziona che è una meraviglia".
Sorvolando su altre considerazioni che troverete nella versione estesa, la forza della notizia sarebbe derivata dal fatto che non si trattava della solita strategia di un'agenzia pubblicitaria, ma dell'iniziativa di un singolo ingegnoso privato cittadino, che desiderava un'auto nuova e che aveva trovato un metodo per ottenerla gratis.
B) Quale ulteriore strategia suggerii che l'auto dotata di scritte "Funziona che è una meraviglia" sarebbe potuta andare in tour presso tutte le regioni italiane, venendo estratto, di volta in volta, tra gli avventori di manifestazioni locali (e in eventuale abbinamento alla concessione di una vacanza gratuita per due persone in una data località), la possibilità di un suo utilizzo gratuito per quindici giorni. C) Alla scadenza dell'anno, come colpo di coda della strategia, suggerii la donazione del veicolo (con le scritte) ad un ente benefico che poteva essere assegnato, attraverso un bando, all'Associazione che più si sarebbe avvicinata nell'individuare il numero di Km percorsi dall'autovettura, in modo da evidenziarne il valore e, ancor più, il fatto che li avrebbe percorsi senza problemi. Alla scritta d'origine ("Funziona che è una meraviglia") l'associazione avrebbe potuto far aggiungere la dicitura: "donata da…"
<<<<<<<<   42   >>>>>>>>
Di seguito, ai punti A, B, C, D, E, F, alcune mie soluzioni pubblicitarie, e non solo, che ho ideato per la maggior parte nel luglio 2010, ed alcune, più recenti (anch'esse autenticate), che ho inoltrato tutte all'attenzione, via raccomandata, del dottor Sergio Marchionne (A.D. Fiat) in data 30 agosto 2011.
A) L'immagine raffigurata nella figura che segue è un'auto nuova, con indosso un grosso pannolone.
LO SLOGAN è, come visto:
FIAT   X X X
B) Possibile anche (riprendendo, però, in tal caso soluzioni che, come segnalai, mi parevano già esistenti) dare vita ad una pubblicità precedente a quella vista sopra, in cui mostrare l'auto qualche tempo prima in gestazione dentro una sorta di placenta, ricevendo tutti gli elementi di cui necessita un veicolo. In tal caso lo slogan potrebbe essere:
"
Tutte le cose migliori
(termine, quest'ultimo, particolarmente appropriato se si volesse reclamizzare una nuova versione del noto e omonimo modello).
“
Fiat e XXX adatte a chi ha
Nel caso di Fiat, o di altra casa automobilistica, lo scopo sarebbe ovviamente anche quello di esaltare la sicurezza dei rispettivi veicoli nei confronti degli infanti.
"Se la tua auto soffre
A proposito d’impacchettamenti, come non ricordare anche la campagna di “parking marketing” posta in atto da Fiat in aprile 2014 che ha suscitato grande clamore, e che ricorda, anche se solo lontanamente, i miei suggerimenti di oltre due anni e mezzo prima che, però, avevano altro scopo e natura.
< < < < <     > > > > > >
Il 04 novembre 2012, via pec, all'attenzione di Renault Italia e di Dacia, al fine di ottenere in premio una loro autovettura, gli suggerii le seguenti soluzioni:
“ma potevi spendere di più” al fine di esaltare la convenienza nel prezzo del loro modello di auto, rispetto ad altri simili, gli suggerii che in una nuova versione della pubblicità il protagonista avrebbe potuto rispondere alla fidanzata:
“ma io ho speso di più,
(l’immagine avrebbe così mostrato
possibile, anche come suggerii, aggiungere la seguente ipotesi:
“e ti ho preso anche questo”
in tal caso, il claim conclusivo avrebbe potuto essere: “e vissero felici e motorizzati”
(riguardo quest’ultima frase, segnalai che
H) In un’altra possibile versione di questa pubblicità, il protagonista, oltre a segnalare di avere acquistato due autovetture, avrebbe potuto sottolineare:
“e quest’anno,
e lei avrebbe potuto concludere
“Sei il mio eroe”.
I)
Al fine poi di suscitare un’enorme attenzione sui loro modelli gli suggerii, anche, di prevedere, per un breve lasso di tempo, uno sconto sul prezzo di acquisto delle loro autovetture a beneficio di chi poteva dimostrare di aver pagato più tasse rispetto all’anno precedente, avendo dichiarato un maggior reddito imponibile.
Parafrasando Oscar Wilde nel caso della Dacia avrebbero potuto usare anche il claim:
“So resistere a tutto,
L) Come idea dell’ultimo secondo gli suggerii anche quanto segue:
Per comprarsi una supercar
- non pagare le tasse
Nel primo caso si sarebbe potuto mostrare un evasore arrestato; nel secondo, una persona che fa il vuoto attorno a sé, perché ha l’alito che sa di cipolla.
<<<<<<<<   43   >>>>>>>>
Al Ministero della Pubblica Istruzione, nel Luglio 1999, e successivamente
al Senato, inoltrai, via raccomandata, una mia proposta volta a migliorare l'apprendimento delle
lingue estere da parte dei nostri studenti.
Tra i vantaggi ottenibili:
possibilità da parte degli studenti di dialogare e corrispondere in maniera
individuale e interattiva con soggetti madrelingua; maggior componente di "divertimento" e stimolo nell'apprendimento delle
lingue; possibilità di nascita di amicizie transnazionali che, verosimilmente, potrebbero
essere coltivate anche al di fuori dell'orario di scuola favorendo un
ulteriore apprendimento delle lingue estere e la possibilità di un vero e proprio incontro fisico tra i ragazzi;
La mia proposta sembrò trovare alcune simili e successive sperimentazioni, che mi auguro diverranno presto pratica diffusa. Specialmente ora che che le tecnologie (che non sono più quelle di fine anni '90, quando presentai il progetto) consentono realmente dialoghi in tempo reale, senza alcuna attesa. - - - - - - - - - - - - - - - - B) Al fine, poi, di realizzare un secondo progetto, consistente nella creazione di un sito banca dati internazionale in grado di accogliere e gestire le adesioni di scuole, università e privati interessati a sperimentare questa nuova metodologia d'apprendimento, mi rivolsi, nel novembre 1999, ad un istituto della mia provincia.Nonostante l'ampio consenso ottenuto, al termine di una serie di incontri, constatammo che le risorse a disposizione di questa struttura non erano sufficienti.
<<<<<<<<   44   >>>>>>>>
A fine ottobre 2005 (quando l'accesso ad internet da telefonia mobile era pressoché inesistente) avendo riscontrato l'inadeguatezza delle vecchie segreterie telefoniche rispetto alle esigenze di una Multisala cinematografica, che doveva rendere conto di 10 o più film in programmazione, con quattro orari differenti ciascuno, suggerii (previa autentica) ad una multinazionale della telefonia:
A)
di dare la possibilità ad un utente di conoscere se e in che orari era in programmazione un film di suo interesse, semplicemente inoltrando un sms ad un dato numero e specificando: titolo del film, o in alternativa: uno degli attori principali; il regista; al limite il genere di interesse, ricevendo in cambio un sms di risposta con l'orario di programmazione.
<<<<<<<<   45   >>>>>>>>
Sui temi dell'editoria ho elaborato e fornito (previa autentica) diverse soluzioni, tra queste:
- - - - - - - - - - - - - - - - - Questi, in definitiva, paiono essere in qualche misura alcuni dei principi in embrione alla base di quelle che oggi conosciamo come Piattaforme c.d. di Crowdfunding che hanno assunto via via una crescente notorietà e visibilità solo a partire dal 2012 con il "Jobs act" di Obama che ne ha favorito l'impiego.Le due più note piattaforme sono: Indiegogo del 2008 e Kickstarter del 2009; mentre le mie soluzioni, come quella sopra e quella riferita all'energia eolica, vista in altra parte, risalgono ad alcuni anni prima, rispettivamente al 2006 e al 2003. - - - - - - - - - - - - - - - - - B) Nel lontano anno 2003 (quando l'interazione tra i cellulari e il web erano inesistenti o comunque sia poco diffusi e alla portata di pochissimi) come corollario ad un'altra mia soluzione, suggerii a due redazioni Mediaset una misura volta a dare la possibilità ai lettori di inoltrare un sms (quindi un messaggio elettronico), dal costo di pochi euro, con indicato un indirizzo e-mail sul quale avrebbero ricevuto, in cambio, un libro in versione elettronica, ai tempi leggibile solo da pc (non esistevano difatti, ancora, lettori e-book o tablet come l'Ipad e simili).Una soluzione che segnalai come applicabile anche a tutte le altre categorie merceologiche trasmissibili per via telematica (film, musica, etc...). A distanza di molti anni (fonte: Jack maggio 2011) inviando proprio un messaggio elettronico con indicato un indirizzo e-mail, al pari di quanto ipotizzai in tempi lontani e non sospetti, definendo all'epoca tali misure come innovative, divenne possibile prestare un libro ad un terzo che lo avrebbe ricevuto per un certo periodo di tempo. Allo stesso modo credo sarebbero fattibili la vendita e l'acquisto (che può essere anche un regalo, indicando semplicemente l'email di altra persona) o il noleggio a pagamento, comportando in tali casi i previsti addebiti nel momento in cui si effettuerebbero tali richieste, come previdi appunto molti anni addietro. - - - - - - - - - - - - - - - - - C) Un'altra mia soluzione, più recente rispetto alle altre, riguarda il fenomeno degli e-book ed era volta a contrastare, almeno in parte, il fenomeno della pirateria.Si tratta di dar corso alla pubblicazione in formato elettronico di un manoscritto solo quando questo raggiunge un numero prestabilito di pre-vendite, fissato, diverso, a seconda: dell'autore, del tipo di libro e del livello di vendite atteso. - - - - - - - - - - - - - - - - - D) Di una quarta mia soluzione, attinente sempre l'editoria, ho già parlato in un punto precedente, dove ho citato le mie soluzioni inerenti gli abbonamenti a quotidiani e riviste, per i quali suggerivo il ricorso a tesserine pre-pagate e ricaricabili, etc...Soluzioni che, come ricorderete, hanno trovato successiva attuazione in Francia. E) In ultimo, in merito sempre ai temi dell'editoria e con riferimento, in tal caso, alla mia città, suggerii a diversi soggetti la possibilità di dare vita ad una collana di libri di autori locali, da abbinare a quotidiani, anch'essi locali.
<<<<<<<<   46   >>>>>>>>
Considerato che al ritorno dalle vacanze una delle prime cose di cui si sente la mancanza è una colazione tipica da albergo, nella quale riveste un ruolo di primo piano il burro a temperatura ambiente da spalmare sul pane con sopra la marmellata.
I rispettivi distributori su piazza avrebbero potuto offrire anche questo nuovo articolo (burro in panetti), arricchendo la gamma già in essere, e, magari, anche confezioni monodose di marmellata, con probabili vantaggi per tutti e a più livelli. - - - - - - - - - - - - - - - - - B) Ad un'altra casa produttrice, nel 2009 (sempre via raccomandata), suggerii anche le seguenti due soluzioni che erano volte a superare, in maniera differente, un problema presente in generale nelle macchinette per l'espresso. Ossia l'acqua stagnante al loro interno, usata per preparare i caffè.b1) La mia prima ipotesi riguardava e riguarda soprattutto le nuove cucine, e consiste nel collegare direttamente alla rete idrica le macchinette da caffè espresso in modo da evitare che l'acqua sia presa da vaschette pre-riempite. Per ovvie ragioni le macchinette collegate alla rete idrica avrebbero dovuto essere facilmente intercambiabili e disponibili in molteplici colori con placche anch'esse facilmente intercambiabili. Commercialmente parlando, questa prima soluzione avrebbe anche il vantaggio di legare in qualche modo il consumatore al consumo di cialde, rendendogli, poi, più difficile abbandonare tale scelta. Una grossa azienda produttrice di cialde e macchinette, molti anni dopo, diede vita con successo ad una macchinetta con cover intercambiabili in vari colori, proprio come suggerii a suo tempo e come figurava, già, specificato in questo mio sito. b2) La mia seconda soluzione richiederebbe invece al consumatore un compito in più, che credo non sarebbe comunque sgradito ai soggetti più attenti agli aspetti salutistici, e consiste semplicemente nel dare vita ad un modello di macchinetta di caffè espresso che presenti solo i necessari tubicini per aspirare l'acqua, e che sia privo, quindi, di un contenitore pre-ordinato per la raccolta della stessa. Tale contenitore, nel momento in cui si deciderà di consumare il prodotto, potrà essere, di volta in volta, sostituito dal consumatore con un qualsiasi recipiente (bicchiere o altro) facente parte delle normali stoviglie. In entrambi i casi le dimensioni degli elettrodomestici ne risulterebbero decisamente più contenute. - - - - - - - - - - - - - - - - - C) In ultimo sottolineo come nel caso della Lavazza suggerii anche alcuni spunti pubblicitari, che, a mio avviso, ben si prestavano alla comicità dell'allora trio: Laurenti - Bonolis - San Pietro.
"Ma che fate ?  
<<<<<<<<   47   >>>>>>>>
In linea con il pensiero di Erasmo da Rotterdam, secondo cui:
"La vera saggezza risiede in una lungimirante follia"
e a dimostrazione che anche una battuta può far girare l'economia, vi porto all'attenzione una mia soluzione che, previa autentica, suggerii, via raccomandata e via mail, a diverse aziende produttrici di tè verde e di integratori, a cavallo tra il 2008 e il 2009.
Il marchio da me ideato e suggerito era:
La campagna pubblicitaria (alla luce degli avvenimenti più sopra descritti) avrebbe potuto vedere, nel caso di una bevanda classica, una confezione di tè sbucare all'improvviso da dietro qualcosa (ad esempio un orologio a cucù, allo scoccare delle ore 17), accompagnata dall'esclamazione "CUCU'" e seguita, subito dopo, dallo slogan: "Sette tè:
il tè
la grande occasione
per sentirsi bene (considerato che il principio attivo contenuto in una pillola/bustina, nel caso degli integratori, era forse esattamente pari all'assunzione di 6 tazze di tè, un nuovo marchio potrebbe essere anche " SEI TE' " seguito dallo slogan: Sei te che ti vuoi bene) Un ringraziamento particolare va all'allora A.D. della Pepsi Cola (proprietaria insieme ad Unilever del marchio tè Lipton) in quanto, sebbene il prodotto non rientrasse nei loro piani produttivi e di marketing, mi ha comunque risposto nel seguente simpatico modo, intelligente ed in linea con il testo della mia missiva con cui feci riferimento ad Erasmo da Rotterdam, ossia:
<<<<<<<<   48   >>>>>>>>
Al Commissario Straordinario dell'Expo 2015 e prima ancora all'Unicef (feb. 2006), previa autentica, suggerii il mio progetto "La moltiplicazione dei fiori in pani" teso a realizzare una sorta di piccolo miracolo (che forse, per certi versi, indirettamente e in misura traslata, sono persino riuscito a realizzare).
- - - - - - - - - - - - - - - - - Entrando nel vivo, obiettivo del mio progetto originale era raccogliere fondi da devolvere ad iniziative caritatevoli.A mio avviso, il mio progetto (di cui ora dirò) a differenza di quel che potrebbe sembrare (per i motivi che andrò a spiegare) non influenzerebbe più di tanto il settore della floricoltura. Possibili comunque eventuali compensazioni. Il presupposto alla base della mia strategia è che da molto tempo quasi tutti acquistano fiori di stoffa finti per i cimiteri. Pochissime le persone che li acquistano freschi. Del resto (tralasciando per un attimo il valore simbolico, che comunque nella mia soluzione verrà non solo mantenuto, ma anche potenziato) pochi di questi tempi possono permettersi spese extra. La strategia consiste nell'instaurare (attraverso una facile campagna di sensibilizzazione) l'usanza di sostituire (in realtà come vedremo l'effetto più probabile sarà quello d'integrare) nei cimiteri, al posto dei fiori di stoffa (comunque finti) - o, al limite, di quelli freschi - un fiore di legno (trattato per resistere alle intemperie) venduto, diverso di anno in anno, con indicato l'anno di riferimento, il cui ricavato andrebbe totalmente o in gran parte al finanziamento di programmi di alimentazione per le aree in difficoltà. - - - - - - - - - - - - - - - - - NB a mio avviso, come anticipato e con ogni probabilità, il mercato dei fiori freschi non dovrebbe risentire di tale misura, in quanto chi aveva denaro per acquistarli seguiterà a farlo. Allo stesso tempo, credo avrà comunque piacere ad acquistare, una volta all'anno, anche un fiore di legno per una nobile causa.Allo stesso modo chi è abituato ad acquistare fiori di stoffa finti, sostituendoli poniamo una volta all'anno, è più che probabile che continui ad acquistarli, affiancandoli al fiore di legno che avranno comunque piacere ad acquistare, date le sue finalità umanitarie. - - - - - - - - - - - - - - - - - Sorvolo su altre importanti questioni e aspetti che troverete descritti nella versione estesa.
<<<<<<<<   51   >>>>>>>>
Nell'ottobre 2006, previa autentica nella data delle soluzioni che fornii, presentai ai vertici ACI un progetto volto a decongestionare il traffico mediante incentivi di natura non economica.
Si trattava, e si tratterebbe, di scontare, a quei dipendenti che sono soliti o che decideranno di recarsi al lavoro a piedi, o utilizzando mezzi pubblici (esibendo in tal caso l'abbonamento; mentre per i primi installando eventualmente sulle loro autovetture localizzatori satellitari*) il numero di minuti (fissato a forfait, poniamo di 10 in entrata e 10 in uscita) che impiegano in più per raggiungere il posto di lavoro (* questi congegni potrebbero inoltre fare ottenere a queste persone polizze assicurative scontate).
Tale soluzione, se applicata (almeno nei comparti del pubblico impiego), comporterebbe:
Due anni dopo i miei suggerimenti (fonte: La Nazione 14/09/2008) ho letto che in Olanda si stava conducendo un test che, oltre a pagare i cittadini per lasciare a casa l'auto e concedergli sconti sui biglietti ferroviari, gli venivano riconosciuti, anche, come da me in qualche misura ipotizzato precedentemente, orari di lavoro più flessibili.
Da segnalare, anche, come, sempre nel 2008, fu possibile scaricare le spese sostenute per abbonamenti al trasporto pubblico locale riferiti al 2007 (successivamente quindi alla mia proposta che andava anch'essa ad incentivare gli spostamenti a piedi o con mezzi pubblici).
<<<<<<<<   53   >>>>>>>>
Riguardo ai temi della mobilità, in senso lato, al Comune della Spezia il 12 gennaio 2001, all'interno di un mio progetto più complesso denominato: "Videosocializzando in questo noioso e indifferente mare", suggerii, con lettera protocollata (e previa autentica):
Tre anni dopo il mio suggerimento del gennaio 2001 fu presentato un progetto, a mio avviso simile, denominato di "mobilità integrata", ad opera dell'Università di Parma, in collaborazione con la Statale di Milano. Quest'altro progetto fu criticato da coloro che svolgevano la professione di guida, sostenendo ci volesse un'apposita licenza per poter esercitare certe funzioni. Nella concezione del mio progetto: l'attività e la professionalità delle guide non era invece e comunque certo messa in discussione, nessun gruppo di diciottenni/ventenni credo abbia mai ingaggiato una guida, che potrebbe essere loro nonno, per farsi portare in barca o la sera nei locali da ballo, raggiungibili solo in auto.
B)
Alla luce di queste osservazioni, il mio suggerimento al Comune della Spezia del 05 febbraio 2004 (il secondo, quindi, a distanza di tre anni dal mio primo, sempre su questi temi) fu:
- - - - - - - - - - - - - - - - -
NB
Da segnalare, anche, come nel 2010, circa dieci anni dopo rispetto alla mia ideazione e ai miei suggerimenti del 2001, vide la luce il sito www.triptrotting.com (definito nella rivista Jack n°144 del giugno 2012 come una delle migliori idee legate al settore del turismo in perfetto stile 2.0.) che sembrò proprio ricordare i principi e l'impostazione che diedi alle mie soluzioni (dato che già allora previdi, anche, una possibilità di consultazione e scelta delle guide on line).
- - - - - - - - - - - - - - - - - NB Allo stesso modo, il consentire, specie a giovani non patentati, la visita di luoghi altrimenti difficili da raggiungere (magari la sera) sfruttando passaggi su mezzi di locomozione di altri che si erano resi, anticipatamente, disponibili a farlo, a poco o nullo prezzo, ricorda in qualche misura i principi alla base di Bla Bla Car e di Uber che sorsero rispettivamente nel 2004 e nel 2009 e, quindi, molti anni dopo i miei suggerimenti.
<<<<<<<<   54   >>>>>>>> Sempre il 12 gennaio 2001, al Comune della Spezia, in alternativa o in combinazione alla soluzione di cui al punto precedente, suggerii che si sarebbero potuti organizzare pullman gran turismo, in collaborazione con l'Azienda di trasporti locale, in grado di prelevare i turisti siti in città e nelle località balneari limitrofe (ad esempio Lerici e Portovenere) per accompagnarli la sera nelle rinomate discoteche della Versilia, etc... Il tutto reclamizzandolo anticipatamente nei vari pacchetti turistici. Ciò non avrebbe influito negativamente sul turismo, in quanto: nella nostra provincia, all'epoca, non esistevano sostanzialmente luoghi per ballare; un ragazzo avrebbe potuto sfruttare tale opportunità un giorno, o forse due, e negli altri si sarebbe trovato in loco e si sarebbe complessivamente divertito, facendo ottimo passaparola.
Cinque anni più tardi, nella mia provincia, fu fatta una proposta analoga di trasporto con finalità, in tal caso, però di protezione dei ragazzi dai rischi della guida sotto l'effetto di alcool. Erano i tempi del guidatore designato.
<<<<<<<<   55   >>>>>>>>
A)
Tornando a parlare del mio progetto molto articolato “Videosocializzando in questo noioso ed indifferente mare”, che ricordo presentai con lettere protocollate e previa autentica al Comune della Spezia e di Pisa nel gennaio 2001 (e a quello di Genova nel febbraio 2001), mi pare anche di aver idealmente anticipato, seppur solo in qualche modo, anche alcuni altri servizi, come ad esempio (sempre rimanendo nel campo dell'amicizia), Facebook, che sorse solo nel 2004, ossia tre anni dopo.
- - - - - - - - - - - - - - - - - Seguono nella parte virgolettata le parti salienti del mio progetto originale (che al momento risale ad oltre quindici anni fa), inerenti le tematiche in parte anticipate, avendo a mente anche che, nella parte riferita al turismo, di cui ho già parlato in altro punto, previdi proprio la possibilità di una consultazione via internet:“Il mio progetto sul piano delle relazioni interpersonali, e specificatamente dell’amicizia, origina dalla consapevolezza che molte persone (a volte anche coppie) di qualunque età, dai giovanissimi agli ultraottantenni, si ritrovino talvolta, per un motivo o per l’altro, a fare i conti con una spesso velata, ma non per questo meno triste solitudine. Mentre in realtà vorrebbero instaurare nuovi rapporti di amicizia al fine di condividere momenti di svago e di tempo libero. Allo stesso modo, sul piano dell’affettività origina dalla consapevolezza che molti si ritrovano legati, fidanzati o sposati a qualcuno senza aver avuto in effetti la possibilità di conoscere minimamente: caratteri, opinioni, interessi, abitudini, etc. di molte altre persone, che magari sarebbero stati per loro miglior compagni di vita o di percorso. Attraverso uno strumento come il videomessaggio, gli utenti avrebbero la possibilità di conoscere almeno a grandi linee: l’aspetto fisico, il “carattere”, gli interessi, le opinioni e le abitudini di molteplici altre persone scegliendo poi tra esse quelle che più gli sembreranno vicine alle loro possibilità e ai loro desideri ....... I servizi di base consisteranno - nella possibilità di realizzare un proprio videomessaggio di presentazione - nella possibilità di consultare gli archivi dei video messaggi; - nella possibilità di scegliere tra essi, ogni trimestre, quelli corrispondenti a tre persone che si pensa possano fare di più al caso loro - nel diritto ad essere avvisati, tramite sms, e-mail o telefono, del fatto di essere stati prescelti da qualcuno - nella conseguente successiva possibilità di prendere visione del videomessaggio di presentazione di coloro che li avranno prescelti ......". < < < < < < <     > > > > > > >
B)
Avendo appena parlato d'ncontri e di coppie, segnalo come un provvedimento, definito come novità, incluso nella manovra economica del governo dell'estate 2011, ridefinito sinteticamente, ma un po' antipaticamente, come "norme antibadanti", è sembrato riprendere in buona misura miei principi che autenticai e suggerii quattro anni prima.
<<<<<<<<   56   >>>>>>>>
Con riferimento al Comune della Spezia, nel luglio 2000, elaborai e presentai (previa autentica e con lettera protocollata) una mia progettazione della sua Piazza del Mercato che avrebbe conciliato così: funzioni commerciali e funzioni di svago.
A) l'impiego di una sorta di trenino (da me ideato) con vagoni/banconi elettrici, caratterizzati, soprattutto, dall’avere le forme dei vari prodotti (es. gruviera; pesce; michetta di pane; etc.) - vedi figura 1;
fig. 1 B) la parziale copertura del canale Lagorà (situato nei pressi della piazza) - vedi figura 2 -, al fine di creare un punto di sosta, partenza e ritorno del trenino -.   Nonché, il ricorso ad alcuni vagoni consistenti in pedane, al fine di facilitare gli spostamenti tra una fila e l'altra del mercato.
fig. 2
Nell’area prospiciente la sosta del trenino avevo anche previsto, successivamente, per ciascun venditore e in fronte al proprio vagone/bancone, locali di disimpegno dotati di pannelli solari volti allo stoccaggio e alla conservazione dei prodotti venduti, e aree di sosta per i loro furgoni provenienti dai mercati generali.
<<<<<<<<   57   >>>>>>>>
Con riferimento ai temi della mobilità e dell'inquinamento, in ottobre 2002 presentai al mio Comune e alla Motorizzazione civile di Roma (rispettivamente con lettera protocollata e raccomandata) una soluzione che poteva (e forse ancora oggi potrebbe) risultare utile in alcune casistiche (sebbene, oggigiorno, a distanza di quasi dieci anni, sono comparsi i c.d. servizi di infomobilità in tempo reale).
Questo significava e significherebbe: che nel mese di Gennaio, ad esempio (01 e quindi dispari), sarebbero le auto con targa dispari a poter percorrere un percorso A, precedentemente individuato dall'Amministrazione, mentre le altre dovrebbero seguire altri tragitti. Il contrario avverrebbe, ad esempio, nel mese (pari) di Febbraio, e così via a rotazione.
<<<<<<<<   58   >>>>>>>>
Pensando all’antiesteticità e alla poca praticità di quelle strutture, multifunzione, con righe ovunque sparpagliate per il manto al fine di delimitare più tipologie di campi, per più tipologie di discipline (solitamente: calcetto; tennis; basket).
- - - - - - - - - - - - - - - - Da rilevare in merito a quanto sopra, un brevetto chiamato Wvs (waterpolo visual system) concepito da una piccola società italiana (nata da uno spin-off di un incubatore d’imprese universitario), che alle Olimpiadi 2012 ha permesso d'illuminare con i led il fondo delle piscine, sostituendo così gli antiestetici birilli per segnalare le diverse aree di gioco della pallanuoto.Un progetto esaltato da esponenti delle televisioni che ne avrebbero trasmesso l'evento (fonte: Economy del 16 maggio 2012). Premesso che non so a quando risalga la data di deposito di questo brevetto, e men che meno so quando è stato ideato, mi limito solo a segnalare che tale soluzione pare in qualche modo ricordare quella mia, che ho descritto più sopra e che suggerii quasi otto mesi prima della pubblicazione della notizia sopra citata, che ne anticipò l'impiego. Da segnalare anche, tornando a più sopra, come in occasione dei miei suggerimenti, specificai che se si fosse arrivati ad uno sfruttamento economico dei principi di base che fornii, auspicai, anche, che il soggetto attuatore (la Federazione o terzi) mi riconoscessero, in qualità di soggetto ispiratore, una quota parte dei ricavi conseguiti, per un certo periodo di tempo.
<<<<<<<<   59   >>>>>>>>
Al Ministero dei Trasporti (etc.) nell'Agosto 1999, via raccomandata, suggerii la possibilità da parte dei cittadini che vantano passi carrabili o posti riservati di fare multe "fai da te", aggiudicandosi una quota parte dei soldi derivanti dalla multa.
<<<<<<<<   60   >>>>>>>>
A fine 2005, inoltrai via mail e previa autentica all'Anci, e successivamente via raccomandata e tra le altre cose al P.d.R., una mia soluzione riguardante i progetti di dimensione locale.
Per questa ragione suggerii d'istituire un portale dove i privati, aziende e associazioni potessero descrivere brevemente le caratteristiche dei loro progetti, e l'eventuale compenso atteso, dandogli così modo di sottoporli agevolmente e contemporaneamente a più Comuni. I quali, da parte loro, avrebbero avuto il vantaggio di avere a disposizione un'ampia gamma di progetti entro cui scegliere, secondo le loro caratteristiche e la loro mission.
<<<<<<<<   61   >>>>>>>>
Nell’anno 1988 (anno in cui conseguii la patente e guidai la mia prima auto), avendo osservato in prima persona la fuoriuscita del gas benzene mentre si è intenti a fare benzina, concepii una pompa per il rifornimento che aveva nella sua parte terminale una cupola utile ad accogliere e a far aspirare il gas che altrimenti si sarebbe disperso nell'atmosfera.
Una soluzione che mi è parso sia stata successivamente ed in qualche modo adottata.
mia soluzione
segue l'immagine, tratta da
<<<<<<<<   62   >>>>>>>> La mia pubblicità che segue, e che ricorda volutamente la nota frase: "I have a Dream / Io ho un sogno" recitata a Washington da un mito come Martin Luther King nel 1963, l'ho pensata, autenticata e suggerita, via raccomandata, nei primi mesi del 2008, ad alcune multinazionali che producono e vendono cellulari.
Da segnalare, in merito, la successiva pubblicità "I HAVE A CUBE", pubblicata su Panorama del 22/12/2009, volta a reclamizzare l'omonimo prodotto (Cube) che una multinazionale della telefonia stava per lanciare sul mercato e che vedeva una persona volta, in modo analogo alla mia soluzione, a richiamare alla mente il noto statista e il suo famoso motto.
Un altro esempio di cosa diceva
"Alla fine ricorderemo
<<<<<<<<   63   >>>>>>>>
Nell'anno 2002, previa autentica, suggerii contestualmente e via fax ad otto multinazionali una mia soluzione in grado di collimare: finalità sociali (tipiche di una pubblicità progresso) e la réclame di alcuni prodotti commerciali.
Sei anni dopo, su numerose riviste, apparve una pubblicità del Ministero dell'Ambiente che parve somigliare alla mia soluzione. Nella mia ipotesi il video o l'immagine mostravano una strada in bianco e nero, con a terra, ben in evidenza e pertanto a colori, alcuni imballi primari relativi a prodotti di largo consumo (es. una lattina di una bevanda; la carta di uno snack, etc.).
" Questo non è il tipo di pubblicità
" Rispetta la Strada. E' la tua Strada".
segue la pubblicità del Ministero
<<<<<<<<   64   >>>>>>>> Nella documentazione che inoltrai, via raccomandata, alla manifestazione Pubblicità per Bene figurava anche la mia soluzione che riporto sotto, che presentai fuori concorso.
CONTRO LA PERDITA
P A R A B O L I K
IL NUOVO RITROVATO
Questa mia pubblicità (che giocava sul doppio significato della parola calcio) mi è sembrata aver anticipato di molti anni:
- sia quella apparsa in tv, nel febbraio 2010, reclamizzante il prodotto "Danaos", che recitava: ".. e poi dicono che alle donne non piace il calcio" interpretata, tra gli altri, da Stefania Sandrelli. Ricordo, qualora ce ne fosse bisogno e come ho specificato nella pagina iniziale del sito, che assolutamente non tutte le coincidenze sono da ricondursi a ipotesi di plagio. Queste appena citate, ad esempio, ritengo siano semplicemente coincidenze. Così come lo penso di molte altre che ho riscontrato ed evidenziato all'interno di altri punti e sezioni del sito, senza che per questo lo abbia dichiarato esplicitamente. Questo perché se lo facessi per tutte, rimarrebbero fuori esclusivamente quelle che ritengo personalmente (e quindi pur sempre con un margine di errore) che non siano tali, il che non mi pare opportuno evidenziare in un contesto come questo.
<<<<<<<<   65   >>>>>>>>
Come risulta da una mia autentica del 28 gennaio 2002, a quell'epoca avevo già ipotizzato la possibilità di praticare tariffe scontate sulle assicurazioni R.C. auto per coloro che avessero seguito un corso di guida sicura.
<<<<<<<<   68   >>>>>>>>
Il 12 giugno 2006, ma anche successivamente (ad esempio all'allora Presidente nazionale nel luglio 2006), suggerii, con lettera protocollata, l'introduzione di una nuova tessera ACI, che denominai "OVERSIZE", volta a dare copertura alle autovetture con peso compreso tra i 2501 e i 3000 Kg.
<<<<<<<<   70   >>>>>>>>
Nella primavera del 2003, e nuovamente nel 2006 (previa autentica), suggerii all'ACI l'introduzione di una nuova tessera, da denominarsi "ACI HOTEL", in grado di aggredire un nuovo e cospicuo target di mercato.
<<<<<<<<   71   >>>>>>>> Al fine di aumentare il numero di conversioni da tessere ordinarie in tessere con funzione di carta prepagata, e al fine di aumentare il numero di soci ACI e/o assicurati SARA, il 12 maggio 2010, via mail (con autentica in tal caso subito il giorno dopo), suggerii ad ACI che, al pari di quanto già posto in essere da soggetti di natura strettamente privata, avrebbero potuto mettere in palio un posto di lavoro presso un'agenzia della Sara Assicurazioni. Questa iniziativa, a mio avviso avrebbe generato un rilevantissimo clamore, sufficiente a descrivere gratuitamente in articoli e servizi sui vari media le allora nuove caratteristiche delle tessere Aci (quali ad esempio il fatto che all'epoca poteva essere, anche, carta prepagata ricaricabile, etc.) e le altre novità ed evoluzioni nel gruppo ACI - SARA. Ciò, in definitiva e a mio avviso, avrebbe consentito un minor ricorso ai media tradizionali, e un conseguente risparmio nei costi per raggiungere gli scopi divulgativi prefissati.
<<<<<<<<   73   >>>>>>>>
A piena salvaguardia delle esigenze di privacy, e salvo particolari aventi diritto, nell'ottobre 2006 (previa autentica e lettera protocollata) suggerii ai vertici ACI un progetto di riorganizzazione dei servizi inerenti il Pubblico Registro Automobilistico (P.r.a.):
Possibile anche l'utilizzo del servizio in remoto e in automatico da casa, da parte degli utenti, compilando determinati campi e allegando via web la documentazione che questi desideravano far avere al proprietario di una data auto. Come anticipato inizialmente: per ragioni di pubblica sicurezza, per ragioni processuali o per altre ragioni, per esempio di natura assicurativa, etc., le informazioni fornite avrebbero potuto essere di maggiore completezza.
<<<<<<<<   74   >>>>>>>>
Attraverso la documentazione che inoltrai alla Motorizzazione Civile della Spezia e Centrale nell'agosto 1999 e con la mia petizione 711 al Senato, del febbraio 2000 (annunciata in aula nel marzo), suggerii:
Nella mia petizione, e nella documentazione che inoltrai alla Mctc, sottolineavo, in particolare, come i segnali e gli aspetti fondamentali da conoscere per poter condurre una guida in sicurezza fossero, in realtà, molto pochi.
Altri due elementi innovativi da me suggeriti all'epoca, inerenti questa soluzione, consistevano:
<<<<<<<<   75   >>>>>>>>
Nel febbraio 2007, con una mia lettera pubblicata sul quotidiano La Nazione, suggerii all'Ospedale di Sarzana di:
Da rilevare, al riguardo, la notizia annunciata dal TG1 di quasi tre anni più tardi secondo cui, alla 54° Biennale di Venezia, si sarebbe probabilmente allestita una mostra fotografica ritraente, proprio, le scritte sui muri, dedicate dai genitori ai figli in arrivo, presenti all'Ospedale San Camillo di Roma. Sostanzialmente quindi quella che a me sembrò una sorta di realizzazione della mia precedente proposta. - - - - - - - - - - - - - - - - Ancora più di recente (sempre quindi anni dopo la mia proposta) sono stati pubblicati un paio di libri, che a me sono sembrati ricordare anch'essi ed un poco (nello strumento, nel metodo, etc.), la mia precedente soluzione, ad esempio: "I messaggi della via dell'Amore" che raccoglie le foto di frasi e disegni dedicati al tema dell'amore; lasciati dai visitatori su sassi, pietre e persino piante, nel noto percorso che va da Riomaggiore e Manarola. - - - - - - - - - - - - - - - -
Per la cronaca, le frasi che ideai e dedicai ai miei figli appena nati, che feci stampare su piccole magliette e ancora che citai anche nella mia lettera pubblicata sul quotidiano La Nazione, in occasione del mio suggerimento visto più sopra, erano:
" Oggi è nato Matteo.
* un richiamo ad una nota
e
" Luca sei nato
(per entrambe vale il copyright)
<<<<<<<<   76   >>>>>>>>
Il 24 luglio 2004 (anticipando di quattro anni la prima realizzazione di simili soluzioni nella mia provincia) suggerii al Comune di Lerici (con lettera protocollata) l'adozione di parcheggi, colorati di rosa, riservati alle mamme in attesa e/o con bimbi in tenera età.
<<<<<<<<   77   >>>>>>>>
Il 20 aprile 2009, con riferimento alle tariffe da applicarsi ai parcheggi a linea blu (quelli più comunemente diffusi) nel caso delle donne in attesa e/o con figli in tenera età e al fine di conseguire un compromesso tra la situazione presente ai tempi in cui ideai la soluzione di cui dirò e la linea suggerita all'epoca da un consigliere di renderne gratuita la sosta, suggerii (con lettera protocollata):
<<<<<<<<   82   >>>>>>>>
Nel gennaio 2009, in merito all'obiettivo poi mi pare raggiunto dalle Ferrovie di arrivare comunque sia all'impiego del macchinista unico, suggerii, previa autentica e via raccomandata, una soluzione il cui obiettivo era soddisfare entrambe le parti in causa, ossia azienda e lavoratori.
<<<<<<<<   83   >>>>>>>>
Nel lontano ottobre 2006:
- - - - - - - - - - - - - - - - - L'applicazione di questa misura (da valutarsi secondo le zone e tenendo conto degli interessi legittimi dei commercianti) si sarebbe tradotta, a mio avviso, in un incremento delle entrate per i Comuni e con buona probabilità, nel ridurre in maniera percepibile il traffico cittadino.Da rilevare anche che, a distanza di quasi sette anni dai miei suggerimenti, ho visto applicato nella mia città, in via sperimentale, proprio un parchimetro che obbliga gli utenti ad inserire la targa della propria auto con l'obiettivo, in tal caso, di evitare il passaggio di tagliandi tra automobilisti (fonte: La Nazione 18 e 19 aprile 2013). Poichè nell'articolo si segnalava che si trattava di un esperimento che ha preso spunto da zone della Toscana dove già si praticava, ho voluto effettuare una breve ricerca sul web per tentare d'individuare il periodo di prima applicazione. L'articolo più lontano che sono riuscito a scovare risale al 2011 (quindi sempre molti anni dopo le mie autentiche e i miei suggerimenti) e riguardava la città di Napoli. - - - - - - - - - - - - - - - - - Ad ogni modo, tornando alla mia proposta dell'epoca, l'ACI avrebbe potuto barattare, a mio avviso, la sua parte di compenso (ascrivibile alle migliorie suggerite) a vantaggio di tutti gli automobilisti (che rappresenta e tutela) pretendendo l'attuazione di un'altra mia proposta che descrivo nel prossimo punto.
<<<<<<<<   84   >>>>>>>> Nell'ottobre 2006, unitamente alle soluzioni di cui sopra, suggerii ai vertici ACI di fare in modo che ad ogni cittadino fosse garantito un minimo di ore gratuite di sosta all'anno, eventualmente suddivise per fasce di vicinanza al centro. Poniamo trenta ore (poco più di due al mese) con riferimento alla zona più centrale.
Quello che dovrebbe essere disincentivato, difatti e a mio avviso, dovrebbe essere l'abuso dell'auto, non il suo diritto all'uso.
<<<<<<<<   85   >>>>>>>>
Al Comune della Spezia, nell’aprile 2008 con lettera protocollata, e nel giugno 2008, a mezzo stampa, ho suggerito:
<<<<<<<<   86   >>>>>>>>
Al fine di incentivare visitatori e clienti, nel 2009, rispettivamente:
<<<<<<<<   87   >>>>>>>>
Sempre al Parco delle 5 Terre, mediante una mia lettera pubblicata sul quotidiano La Nazione del 17 aprile 2009, suggerii in poche righe: sia una nota umoristica, sia un’idea per una simpatica manifestazione.
Di seguito il testo:
p.s. a beneficio di alcuni lettori, ricordo che il bastoncino che gli atleti si passano durante le staffette di corsa è comunemente chiamato testimone.
Da segnalare, anche, come, trascorsi poco più di due mesi dall'invio di una mia mail in data 01 marzo 2013, con la quale portai all'attenzione del Presidente del Parco delle 5 Terre (tramite un link che creai appositamente) le soluzioni che in passato, e sino ad allora, avevo suggerito a beneficio proprio del Parco (inclusa la soluzione in esame, risalente al 2009).
<<<<<<<<   88   >>>>>>>> Considerato che l'attività di vendita di cartine geografiche era, a mio avviso, superata e a rischio immobilizzazione, nel luglio 2006, con lettera protocollata, suggerii all'ACI due soluzioni riguardanti i navigatori satellitari che tempo dopo trovarono attuazione presso altre strutture.
Nello specifico si trattava:
B) del noleggio di tali apparecchi. - la registrazione di un video con audio che ne potesse illustrare, anche in sede, l'effettivo funzionamento. Poco tempo dopo i miei suggerimenti, vi fu:
<<<<<<<<   89   >>>>>>>>
Riguardo ai navigatori satellitari, nell'ottobre 2006 (e già nel luglio 2006 con lettera protocollata) suggerii all'ACI diverse soluzioni pubblicitarie. Una delle quali è sembrata trovare (immagino per pura coincidenza) successiva attuazione in una campagna stampa ad opera di una rinomata compagnia di assicurazioni.
Allora il navigatore X X X
è quello che fa per te. Di seguito le mie soluzioni in veste grafica:
segue la pubblicità che pare
<<<<<<<<   90   >>>>>>>>
Nel luglio 2008, previa autentica e via raccomandata, portai all'attenzione del Ministro per l'Attuazione del Programma vari progetti e questioni tra cui un complesso di mie soluzioni in grado di fare in modo che le persone non pagassero più tasse su veicoli per periodi in cui non ne erano più proprietari.
Nel concreto, chi riterrà di demolire l'auto nel corso della propria successiva annualità, nel mese in cui sarebbe tenuto al pagamento della stessa dovrebbe poter essere libero di rimandare il pagamento.
- - - - - - - - - - - - - - - - - La mia soluzione (appena descritta), a differenza a mio avviso di quella posta in essere dalle uniche due regioni che all'epoca avevano affrontato tale problematica, non scatena il mostro della burocrazia, ossia non obbliga le regioni ad attivarsi per rimborsare le somme in precedenza riscosse, né gli utenti a presentare domande di rimborso, etc.. Le soluzioni già in essere potrebbero, invece, impiegarsi solo in via eccezionale per coloro che, avendo già pagato il bollo, si troveranno a demolire l'auto inaspettatamente, causa guasto o incidente.
- - - - - - - - - - - - - - - - - La descrizione delle soluzioni di altre due criticità inerenti la tassa, le troverete indicate nella versione estesa (punti b e c).
<<<<<<<<   93   >>>>>>>>
Nel 2000, unitamente alla mia candidatura per un posto bandito da un'azienda che si occupava della distribuzione del gas metano e dell'acqua.
<<<<<<<<   94   >>>>>>>> All'Automobile Club d'Italia, in linea con la tendenza al riposizionamento e al ringiovanimento cui stava puntando, suggerii, via raccomandata, nel dicembre 2007 di dare vita ad una Mascotte (che nel caso dell'ACI avrebbe potuto essere rappresentata ad esempio da una Ruota) che avrebbe potuto essere protagonista, tra le altre cose, di piccoli cartoni istruttivi (stile "pillole" di quark) con la funzione di ricordare ai telespettatori certi semplici e pratici concetti.
<<<<<<<<   95   >>>>>>>>
Segnalo, ancora, come nella medesima lettera di cui ho parlato al punto sopra, suggerii anche :
Come in parte anticipato, altri slogan avrebbero potuto essere elaborati in occasione di concorsi tra gli studenti e, quelli vincitori, trasmessi al cinema a precedere film adatti ad un pubblico giovane.
<<<<<<<<   97   >>>>>>>>
Al Ministro Renato Brunetta, nel maggio 2008 e previa autentica, e più recentemente (il 16/03/2012), via mail, con riferimento all'iniziativa "Burocrazia diamoci un taglio", e, ancora, in data 13 luglio 2013 all'attenzione della Fondazione 360, ho suggerito le seguenti soluzioni volte a salvaguardare i talenti:
<<<<<<<<   99   >>>>>>>>
Ai primi di febbraio 2002, previa autentica, suggerii all'A.C. La Spezia:
In questa mia reclàme, la prima auto, che ho voluto rappresentasse un soggetto adulto, raccomanda alla seconda, che rappresenta, per contro, un soggetto giovane:
“QUANDO SEI GUASTA.
un possibile slogan conclusivo era:
" N O N   T I   A F F I D A R E
Questa mia soluzione aveva l'obiettivo di rafforzare nell’immaginario collettivo dei consumatori l’idea che di ACI ci si può fidare, più di ogni altro, in quanto da sempre presente in questo segmento di mercato, a differenza di altri operatori. Da rilevare, ancora, la somiglianza riguardo la sola veste grafica, in tal caso (ossia l'uso dei call out, le nuvolette dei fumetti per intenderci), di una successiva pubblicità reclamizzante un dato modello di auto:
<<<<<<<<   101   >>>>>>>>
Al fine di prevenire da parte di enti pubblici comportamenti scorretti e sconvenienti per i singoli e per la comunità, un'utile misura da attuare (che ho suggerito, insieme ad altre, il 16/03/2012, via mail, con riferimento all'iniziativa "burocrazia diamoci un taglio"), sarebbe, a mio avviso:
<<<<<<<<   102   >>>>>>>> Uno dei miei progetti che suggerii, previa autentica e con lettera protocollata, il 20 aprile 2009 è riassumibile nell'immagine che segue, utilizzabile sia per un cartellone/manifesto, sia per un'eventuale realizzazione di uno spot video, che ne rievochi i contenuti.
segue la pubblicità ANIA citata
Da segnalare anche una campagna che ha avuto avvio nel luglio 2011, ad opera della Provincia Autonoma di Trento, che ha trovato la sua punta di diamante nel cartellone che segue che, al pari della mia precedente soluzione:
<<<<<<<<   103   >>>>>>>> Al Ministero del Lavoro, nel Luglio 1999 via raccomandata, inoltrai una proposta volta a consentire alle categorie di lavoratori che svolgono funzioni identiche e codificate in ogni dove (ad esempio autisti, operatori di sportelli postali e bancari, postini, camerieri, muratori, bidelli, netturbini, etc.) di poter usufruire di un maggior numero di ferie (per piacere o per necessità) pagando in prima persona i costi di sostituzione della propria attività lavorativa. Si trattava di dare la possibilità a questa categoria di lavoratori di rivolgersi occasionalmente a società di fornitura di lavoro temporaneo per ottenere, e pagarsi di tasca propria, persone in grado di sostituirli al meglio nel proprio lavoro, grazie al fatto che essi svolgevano funzioni facilmente replicabili da personale adeguatamente preparato nel medesimo campo di attività.
<<<<<<<<   104   >>>>>>>>
A) Poiché un tempo i corsi di formazione per diplomati erano riservati agli under 25 e quelli per laureati agli under 27; mentre l'età media di laurea si attestava sui 28 anni, impedendo a questi ultimi di frequentare corsi qualificati di alcun tipo, suggerii, in più occasioni, in ultimo con una mia petizione al Senato del febbraio 2000 (la n° 706):
Queste mie proposte (non so se proprio grazie ad esse, o per altri motivi) hanno trovato una successiva attuazione, persino oltre le mie richieste e i miei suggerimenti. Via via si assistette, difatti, ad una graduale inversione di tendenza rispetto alla situazione precedente, sino ad arrivare in alcuni casi ad un totale abbattimento della presenza di limiti di età come da me auspicato e richiesto. Tra i vari esempi: i corsi e i masters che vennero banditi ad aprile 2001 in Provincia della Spezia che mi diedero la possibilità di parteciparvi, peraltro con brillanti risultati. - - - - - - - - - - - - - - - -
B) Un'altra mia soluzione che suggerii riguardava i corsi di formazione a bassa qualificazione che venivano ripetuti più volte nel corso dello stesso anno (sovente anche in contemporanea nello stesso istituto), per i quali proposi una programmazione e svolgimento per gruppi di cinquanta, sessanta, persone alla volta, invece che di 12 o 15.
<<<<<<<<   105   >>>>>>>>
Come ho scoperto su La Nazione del 04 giugno 2013, nel 2007 il Ministero della Pubblica Istruzione istituì e programmò di calcolare i c.d. bonus maturità (che erano volti a fornire agli studenti meritevoli punteggi spendibili nei test di ingresso alle università a numero chiuso, al fine di far pesare il loro curriculum scolastico), utilizzando un metodo/concetto che suggerii ben sette anni prima, tramite la mia petizione 704, che fu annunciata nell'aula del Senato nel marzo 2000.
<<<<<<<<   108   >>>>>>>>
A) Nell'ottobre 1999 presentai al mio Comune, con lettera protocollata e tra le altre cose, una soluzione che aveva come destinatario finale il Ministero dell'Interno.
B) Restando in tema di bullismo, da segnalare anche il mio suggerimento più recente (del gennaio 2007) a Striscia la Notizia, di dare vita ad un premio, che denominai "il Vigliacchino d'oro", al fine di mettere alla berlina e ridicolizzare certi comportamenti infami. Tornando al punto A, la mia proposta andava e va nel senso di non aggravare il problema della carenza di forze dell'ordine sulle strade, proponendosi, come obiettivo intermedio, la creazione delle nuove figure professionali dette, prevedendo per quest'ultima parte dell'incarico una formazione mirata legata agli specifici compiti da svolgere.
- - - - - - - - - - - - - - - - Questa mia proposta sembrò ad un certo punto e per certi versi sulla via d'attuazione. Su questo tema intervenne, difatti e successivamente: sia l'allora Ministro dell'Interno Bianco; sia, in seguito, il Ministro Scaiola, che diramò una circolare, rivolta a Prefetti e Questori, nella quale esprimeva la necessità d'introdurre al più presto nelle scuole figure di poliziotti-amici, alle quali studenti, docenti e genitori si potessero confidare con tranquillità.
E' notizia, poi, del 20 agosto 2011 (quasi dodici anni dopo i miei suggerimenti quindi) che l'iniziativa di un Sindaco di infiltrare "007 sociali" (ossia operatori sociali "sotto copertura") nelle gang giovanili, per capire e contrastare fenomeni di bullismo, fu giudicata una soluzione geniale.
<<<<<<<<   109   >>>>>>>>
In seguito ad incresciosi episodi che interessarono capolavori dell'arte scultorea e al fine di contrastare il fenomeno dei vandali, che spesso deturpano le nostre città, suggerii, tramite una mia lettera pubblicata sul quotidiano La Nazione, che tra le pene da infliggere agli eventuali futuri responsabili vi fossero:
<<<<<<<<   110   >>>>>>>>
Tornando sull'obiettivo della difesa del Made in Italy, e sfruttando in maniera diversa la mia precedente soluzione inerente i vandali, trovo che il far sostituire ad una persona, meglio se nota e meglio ancora se un comico, le parti mancanti di una statua, sia un valido e simpatico strumento per mostrare che la contraffazione non ha niente a che vedere con l'originale.
<<<<<<<<   111   >>>>>>>>
Considerato che il comportamento dei ragazzi dipende molto da quello che gli viene insegnato, e al fine di evidenziare ancora una volta la vastità del campo azione dei miei interventi, segnalo come avendo riscontrato in due albi di un noto fumetto dialoghi poco adatti ad un pubblico di adolescenti (del tipo: "Mia madre beveva vino quando era incinta; è merito dell'alcool se sono così sveglia").
Lodevole, e da non perdere, anche la citazione di una nota preghiera, inserita, già, nell'albo appena precedente l'introduzione della novità indicata, che sembrava una promessa a non ospitare più dialoghi poco consoni. Nello specifico si trattava di: "...Dio, donami la serenità per accettare le cose che non posso cambiare .. il coraggio per cambiare le cose che posso .. e la saggezza per distinguerle. Continuate a tornare ragazzi."
<<<<<<<<   112   >>>>>>>>
A)
Poichè ogni anno diversi ragazzi riportano danni (anche gravi) per il fatto di essersi aggrappati alla traversa di una porta di calcio, nel 2003 proposi via raccomandata al concorso Pubblicità per Bene un mio progetto (che più sotto riporto ora in una veste grafica) volto a portarli a conoscenza di questi rischi.
segue una rappresentazione grafica
In occasione del concorso, unitamente a questo spot, suggerii anche la possibilità che i Comuni applicassero su tutte le porte di calcio un adesivo che ricordasse ai ragazzi di non dare corso a simili azioni.
In merito a quanto sopra, intorno all'anno 2010 (circa quindi sette anni dopo i miei progetti e i miei suggerimenti), presso un complesso sportivo della mia provincia, ho notato e immortalato un adesivo che invitava proprio a non aggrapparsi alla porta di calcio. Se un tempo pensavo potesse essere una loro lodevole e autonoma creazione; avendolo visto, anche,molto più recentemente in altra struttura, credo sia opera di un rivenditore specializzato (purtroppo, il marchietto che sembrerebbe indicare il produttore e altri dati utili, l'ho sempre trovato incomprensibile).
- - - - - - - - - - - - - - - -
B)
Un'altra mia pubblicità che presentai al concorso Pxb (presente anche in uno dei miei libri depositati) era volta a reclamizzare tematiche insolite (credo addirittura inesplorate). Si trattava nello specifico di uno (forse il più noto) degli insegnamenti di Gesu', ossia:
“NON FATE AGLI ALTRI
S V O L G I M E N T O
Nella I° scena si vede una donna malata che regala al proprio figlio una medaglietta.
seguono le immagini dello
<<<<<<<<   113   >>>>>>>> Il 28 agosto 2008, con lettera protocollata, suggerii al Presidente dell'A.C. La Spezia l'indizione di un concorso avente ad oggetto la traduzione in video di uno spot di pubblica utilità, da me concepito e più sotto riportato. Questo mio progetto era in grado anche di creare una sinergia positiva con il rally cui l'A.C. avrebbe dovuto partecipare, come ente, in ottobre 2008, sottolineando con enfasi il concetto che: "se si vuole correre in macchina, ci sono strumenti, luoghi e momenti appropriati".
Lo spot da me ideato
Un'auto corre veloce e il suo contachilometri si avvicina via via al suo limite massimo, ma oltre un certo punto, invece di un numero, campeggerà la scritta: "Alta Stupidità". Il tachimetro supererà anche tale limite e le lancette cominceranno a girare sempre più vorticosamente, come impazzite. Alla fine un gran botto e un primo slogan: "La stupidità non ha limiti, la vita si".
L'annuncio del vincitore del concorso sarebbe potuto avvenire contestualmente alla premiazione del vincitore del rally (di cui ho detto) creando, così, la sinergia positiva tra i due eventi.
<<<<<<<<   127   >>>>>>>> Riguardo Striscia la Notizia da segnalare alcune mie soluzioni che, previa autentica, gli suggerii e che mi è sembrato abbiano trovato una qualche successiva attuazione, con tutta probabilità casuale. Si trattava di: A) un mio suggerimento di dare vita ad una simpatica gag, mediante un singolare prodotto (che riporto sotto) da tenersi sulle spalle, volto ad oscurare: lo sfondo della ripresa video e, ancor più e soprattutto, una persona definita dai media come disturbatore video. Al riguardo, è da segnalare che, qualche mese dopo (il 12 ottobre 2000), in un'altra trasmissione, iniziò a fare la sua comparsa un comico intento ad imitare Berlusconi, che portava sulle spalle, proprio, un oggetto (in quel caso una libreria), volto ad oscurare lo sfondo della ripresa video. Una soluzione quindi che (probabilmente per coincidenza, o forse per rielaborazione creativa; del resto inizialmente gliel'avevo fornita proprio perchè fosse sfruttata) mi parve in buona misura simile a quella mia precedente: nella modalità, nella funzione e nei risvolti ironici, non nel personaggio, né nel prodotto scelto per essere messo sulle spalle, che era strettamente legato a quest'ultimo.
B)
un mio suggerimento di far condurre una volta al mese a coppie di amici "Striscia la Notizia", convinto che, tra le macchiette dei bar, vi fossero persone molto affiatate, in grado di dare una buona resa alla trasmissione.
Al riguardo, a distanza di anni dal mio suggerimento, si ebbe la conduzione, dapprima domenicale e poi estiva, di Striscia la Notizia affidata di volta in volta, a coppie assortite di suoi inviati, al fine di rodarne meccanismi e misurarne le potenzialità, in vista di eventuali impieghi nei periodi di maggiore audience. Una piccola analogia, quindi con il mio precedente suggerimento, che ritengo comunque del tutto casuale. C) il mio suggerimento che Striscia la Notizia avrebbe potuto tramutarsi, per una volta al mese (per le ragioni viste al punto sopra), anche in una sorta di talent show (nb quest'ultimo punto è una riflessione più recente, comunque autenticata, che non ho suggerito in precedenza). Volendo si potrebbero, difatti, contrapporre, di volta in volta, due coppie di amici diverse e premiare, a fine puntata, la coppia vincitrice con sms da casa.
<<<<<<<<   128   >>>>>>>> Avendo a mente il prodotto ironico, visto al punto precedente, che suggerii a Striscia la Notizia, concepii anche il seguente spot che, previa autentica, proposi ad un'azienda che produceva tende da esterni. Lo spot inizia mostrando un telecronista, dotato di microfono, che elogia seriamente le doti delle tende XXX. Subito dopo appare dietro di lui una persona, il cui comportamento lo fa ricomprendere nella categoria comunemente definita dai media come "disturbatore" video; un soggetto che, per comodità e d'ora in avanti, chiamerò "Gigi". A questo punto il cronista continuerà il servizio ricorrendo all'uso del prodotto, visto al punto precedente, affermando che le tende XXX sono disponibili in tutti i colori. Dopo di che ogni volta che il cronista citerà un colore la "tenda-ventaglio" dietro di lui si aprirà, oscurando l'immagine di "Gigi", al quale nel frattempo "ne accadranno di tutti i colori" Altri video potrebbero terminare con il velocizzarsi delle immagini d'apertura e chiusura della tenda fino a quasi renderle invisibili, e facendo udire solamente il rumore di sonori, ma innocui, schiaffoni (alla Bud Spencer) sempre più incalzanti; oppure, con il cronista che, ultimato il servizio, dirà a "Gigi":
"Fai il bravo è, se no Ti Tendizzo",
Altri slogan utilizzabili all'interno dei video, o in un eventuale campagna stampa, potrebbero essere:
<<<<<<<<   129   >>>>>>>>
Sempre con riferimento a Striscia la Notizia:
La caratteristica del suo vestito, spugnoso e imbevuto d'acqua (talvolta di vernice lavabile o altro), era volta ad aiutarlo nell'effettuare interviste per programmi satirici di questo genere, lasciando inzuppato o macchiato chi cercava di fermarlo. Alla fine di ogni servizio inoltre avrebbe chiesto all'intervistato un abbraccio in segno d'amicizia e di pentimento e se qualcuno gli avesse chiesto: "ma non è che mi macchia?" lui avrebbe risposto (o avrebbe rimarcato di sua iniziativa), solo quando necessario: "Non si preoccupi sono Lacrime del Popolo e non vi hanno mai lasciato il segno". Altre frasi e soluzioni (come il ricorso alternativo a due distinti personaggi: tra cui Pennellone, che rappresentava uno scopino del wc con le punte marroni) figurano in altro scritto che autenticai, sempre, l'11/12/2002.
Al riguardo, anni dopo, fu introdotto per un certo periodo il premio Gongolo che aveva, a mio avviso, una qualche, seppur lieve, affinità. In ogni caso trovo anche tale conicidenza del tutto casuale.
<<<<<<<<   130   >>>>>>>>
Nel febbraio 2002, previa autentica, suggerii all'A.C. La Spezia diverse soluzioni tra cui alcune volte ad abbattere l'inquinamento.
- - - - - - - - - - - - - - - - B) In un secondo punto suggerii di adottare all’interno dello stesso tunnel (che per buona parte pare avere sopra di sé solo pochi metri di terra) delle vere e proprie canne fumarie, con all’estremità filtri in grado di ripulire l’aria che vi sarebbe passata attraverso.- - - - - - - - - - - - - - - -
C) In un altro punto suggerii di ricorrere, eventualmente, a nastri trasportatori, per trascinare le auto lungo la galleria, alimentati almeno in parte dall'energia elettrica prodotta da pannelli solari, da porre al di sopra di essa. E' notizia di quasi dieci anni dopo che presto si sarebbe dato vita alla prima galleria autostradale completamente autosufficiente, grazie a pannelli fotovoltaici.
- - - - - - - - - - - - - - - - D) In un ultimo punto riproposi la mia soluzione inerente le pompe di benzina di cui dovreste aver già letto.
<<<<<<<<   132   >>>>>>>>
Con riferimento alla festa dei nonni, e in particolare alla sfilata delle nonne che si tenne nel Comune di Zeri, nel settembre 2008 suggerii, a mezzo stampa, la possibilità di dar corso ad altre nuove iniziative, quali:
<<<<<<<<   133   >>>>>>>>
Con riferimento a Portovenere, mediante due lettere che mi pubblicarono a settembre ed ottobre 2008 sul quotidiano La Nazione, suggerii:
<<<<<<<<     >>>>>>>> Quelli che seguono sono gli ultimi tre progetti di questa versione ridotta che, a differenza di quella accessibile con password, manca all'incirca di un centinaio di mie soluzioni, raccolte in circa 50 altri punti che via via ho saltato. Progetti in grado di rendere la mia storia ancora più singolare.Se non siete spezzini vi consiglio di saltare questi ultimi tre progetti che seguono e (se non lo avete ancora fatto) di andare a visitare l'altro mio sito: www.robertosalanuoviprogetti.it <<<<<<<<   134   >>>>>>>> A) Nell'ottobre del 2003, dopo aver saggiato la forte componente ludica insita nei parchi acquatici e conscio del fatto che tale presenza fu una delle ragioni (insieme alla vicinanza ad Alassio, alle grotte di Toirano, etc.) che mi spinse a trascorrere alcuni meravigliosi giorni ad Albenga, suggerii all'amministrazione spezzina di dare vita ad una di queste strutture anche nella nostra provincia e precisamente nell'area c.d. ex Ip.
In merito e successivamente al mio suggerimento vi fu da parte dell'amministrazione comunale:
<<<<<<<<   135   >>>>>>>>
Il 21 ottobre 2003, poiché era in previsione la costruzione di un parcheggio sotterraneo sotto la Stazione Centrale della Spezia e al fine di collegare più agevolmente i quartieri nord della città con il centro cittadino (uniti sino ad allora da un breve, ma stretto e poco curato "sottopassaggio") suggerii (con lettera protocollata) che:
segue una piantina dell'area
<<<<<<<<   136   >>>>>>>> Nell'ambito dei miei progetti figurano anche altri studi sui flussi dei veicoli, soluzioni alternative alla viabilità, ai parcheggi, etc.
A)
Un altro esempio è dato da Piazza Verdi, collocata nel centro della Spezia. Per questa piazza, dopo aver letto il 18 luglio 2000 un'intervista al Sindaco in cui esprimeva le sue preoccupazioni in merito al desiderio di renderla pedonale (in quanto avrebbe dovuto realizzare un parcheggio sotterraneo, osteggiato dai residenti), presentai, con lettera protocollata, una mia soluzione trascorso appena un giorno dalla pubblicazione della sua intervista.
segue il mio primo schizzo
La Piazza, inaugurata a fine 2016, ha uno stile moderno, completamente diverso da quello da me ipotizzato.
- - - - - - - - - - - - - - - - Prima di passare a descrivere un altro mio esempio di studio sui flussi dei veicoli, apro una piccola parentesi umoristica riguardante un'altra Piazza della mia città.
segue l'immagine di una
- - - - - - - - - - - - - - - -
B)
Di seguito riporto l'esempio di alcune altre mie misure alternative riguardanti i lavori presso la variante aurelia e l'area di Piazzale Ferro alla Spezia che qualche tempo dopo l'amministrazione pose in essere.
segue il mio ultimo studio, che ho autenticato e presentato, riguardante l'area di P.le Ferro (nella versione estesa è possibile leggere l'analisi)
segue l'opera come
- - - - - - - - -     - - - - - - - - - Vi ricordo che in questa versione limitata che avete potuto leggere, a differenza delle versione completa del mio sito, accessibile con password, mancano all'incirca un centinaio di miei progetti, che figurano raccolti in circa 50 altri punti. Progetti in molti casi molto interessanti che non solo sono in grado di rendere la mia storia ancora più singolare, ma soprattutto sono quelli che mi hanno spinto a creare questo mio primo sito. Tra qualche tempo li renderò accessibili a tutti.
- - - - - - - - - - -    
- - - - - - - - - - -
- - - - - - - - -     - - - - - - - - - |
Non dimenticate, se non lo avete già fatto, di visitare, anche, l'altro mio sito: www.robertosalanuoviprogetti.it - cliccate qui per accedervi - |